L'humor nero di Gustavo Palazio

Gustavo Palazio umorista, sceneggiatore, scrive:
"Leggo un giornale, due giornali, tre giornali e su ciascuno di essi leggo parole come “scandalo! – vergogna – offesa – vilipendio!”… La parola Umorismo, mai! Eppure la notizia commentata non era certo drammatica e sconvolgente. Era solo umoristica e faceva aggio sul comportamento di un giovane principe inglese, al vertice di quel popolo autenticamente progenitore dello “Humor”, foss’anche “nero”. “Orrore! – dicono quei giornali – quel Principe Inglese si è presentato ad una festa in maschera… “con la divisa nazista!” con “tanto di Croce Uncinata sul braccio!”. “Vergogna! – sbraitano tutti – deve chiedere scusa!”. A questo punto mi vengono le lacrime agli occhi. Ma è mai possibile che un’autentica espressione di giovanile umorismo resti incompresa o peggio venga scambiata per un’offesa?!

E si, per me è proprio nero anche quando dedica amorevolmente questa lettera al suo amico Emilio Fede, una botta di nostalgia del tempo che fu, quando tutto filava liscio con due goccie di olio di ricino.

Caro Fede, era meglio quando si stava peggio
di Gustavo Palazio

Caro Emilio Fede, da quando ti conosco – e sono tanti anni – ti seguo con autentica simpatia perché tu, grazie al cielo, sei uno dei pochi “uomini” che si comportano da “uomo”. Rispetti la parola data, accetti i tuoi vizi, ami il tuo lavoro e soprattutto ami le belle Donne! Tutte cose oggi messe all’indice dalla stragrande maggioranza di coloro che appartengono ad un sesso apparentemente maschile. Ho quindi accettato sempre i tuoi punti di vista e difeso le tue opinioni però… eh sì, c’è un “però”! Poco tempo fa tu hai affermato che il periodo “fascista” è da dimenticare. No! Qui non siamo d’accordo. Quel periodo, quel ventennio, caro Fede, non è da “dimenticare”. Fa parte della Storia e la Storia non si può cancellare! Anzi: la Storia bisogna essere capaci di studiarla, di interpretarla, di capire perché e per come certi avvenimenti si sono verificati! Io, che sono più vecchio di te (Pardon… “meno giovane”), in quel periodo ci sono nato e l’ho vissuto tutto, accettandone il bene quanto il male. Dimenticarlo? Ma tu ti rendi conto o no che ancora oggi molte delle cose migliori che ci circondano sono state realizzate in quei vent’anni? Vent’anni di ordine, di sicurezza, di rispetto per le donne e gli anziani, di iniziative per i giovani, tipo le Colonie Marine e Montane, con gli stadi, le piscine, le prime autostrade, i treni perfetti e in orario, la posta veloce, la giustizia rapida e precisa, senza spacciatori per le strade, libere da prostitute e con la Coca Cola al posto della Coca Ina? Ok d’accordo: il Fascismo ha fatto molti errori, il massimo dei quali quella guerra che Mussolini cercò di evitare fino all’ultimo (l’ha confermato Winston Churchill).
La purga continua qui

politicasatira