Il complesso mondo del celibato involontario, studio innovativo rivela la psicologia di uomini conosciuti come incel

Incel, abbreviazione di celibato involontario, si riferisce a una comunità online di uomini prevalentemente eterosessuali, frustrati dalla loro incapacità di intrattenere relazioni romantiche o sessuali. È emerso che alcuni forum incel mostrano livelli allarmanti di misoginia, incitamento all’odio e violenza, comportamenti che derivano da una radicata sfiducia nei confronti delle donne e da un sentimento di vittimizzazione legato al movimento femminista.
Lo studio condotto da ricercatori dell’Università di Swansea, pubblicato nella rivista The Journal of Sex Research, è la prima indagine formale sulla psicologia dell’accoppiamento incel, esplora gli aspetti psicologici delle lotte degli incel, concentrandosi sulle ragioni percepite per essere single, sul valore autopercepito del partner, sulle preferenze del partner e sulla percezione delle preferenze del partner femminile.
I risultati dello studio, che ha esaminato 151 incel e 149 non incel da tutto il mondo, rivelano che gli incel commettono errori fondamentali su ciò che le donne cercano in un partner romantico: sopravvalutano l’importanza dell’attrattiva fisica e delle risorse finanziarie, mentre sottovalutano l’importanza che le donne attribuiscono all’intelligenza, alla gentilezza, all’umorismo e alla lealtà. Inoltre, contrariamente alle narrazioni dei media tradizionali, gli incel rispetto ai non incel, hanno standard inferiori per i partner e soffrono di una varietà di problemi di salute mentale tra cui grave depressione, ansia e solitudine.
È emerso che una parte significativa degli incel mostra anche tratti associati al disturbo dello spettro autistico. Sebbene la prevalenza globale dell’autismo sia tipicamente dello 0,62%, uno studio del 2022 ha rilevato che il 18,38% degli incel nel loro campione aveva una diagnosi formale e un ulteriore 24,6% mostrava sintomi indicativi di disturbo dello spettro autistico.
William Costello, autore principale dello studio, ricercatore associato onorario presso l’Università di Swansea, ha dichiarato:
«Questa ricerca segna un passo avanti fondamentale nella comprensione dei problemi che gli incel affrontano e rappresentano nella società, non sorprende che gli incel abbiano una scarsa percezione del valore del proprio partner, ma è interessante notare che le ricerche hanno dimostrato che gli uomini, quando dubitano del loro fascino per le partner femminili, sono più inclini alla misoginia, e che il celibato indesiderato – indipendentemente dall’identità incel – predice la misoginia. La misoginia che pervade gran parte della comunità incel, probabilmente riflette il loro basso senso del valore della compagna. Ciò significa che aiutare gli incel a migliorare il proprio valore di coppia e le prospettive di accoppiamento, avrebbe l’ulteriore vantaggio di ridurre i dannosi casi di misoginia».
Andrew Thomas, docente senior di psicologia presso l’Università di Swansea, coautore dello studio, ha dichiarato:
«I nostri risultati evidenziano l’importanza di un supporto di salute mentale su misura per gli incel, poiché sembrano possedere errori di pensiero specifici, legati all’accoppiamento, ciò potrebbe avere un impatto sulle loro relazioni interpersonali. Errori che potrebbero essere affrontati con interventi basati sulla terapia cognitivo-comportamentale per aiutare a correggere questi errori di lettura della mente e interrompere il bias di conferma che alimenta le loro convinzioni tossiche. Allo stesso tempo, abbiamo anche scoperto che gli uomini single non incel, soffrivano di errori simili, ma non nella stessa misura, suggerendo che tali interventi potrebbero essere utili ai single in un contesto più ampio».

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