Blanton Bottling Hall, whisky interattivo

Vincitore di molti premi internazionali, ha una gradazione di circa 46.5°. E’ alla base di tutti gli altri prodotti di Casa Blanton.
Il nome Blanton’s viene da Albert Blanton, figlio di Benjamin Blanton, che per primo nel 1865, produsse whisky proprio nel luogo dove si trova tuttora la distilleria Ancient Age. Albert Blanton lavorò in questa distilleria dal 1897 fino al 1953. Quando andò in pensione, la distilleria fù chiamata "The Albert Blanton Distillery".
Blanton’s, prodotto a partire dal 1984, è stato il primo Single Barrel Bourbon sul mercato ed è considerato da molti il gioiello della distilleria.
Il "Single Barrel" è un whisky invecchiato in un unico barile, dalla quale viene in seguito imbottigliato; pertanto non è un "blended", ovvero non viene miscelato con whisky provenienti da altri barili.
E’ importante notare che sull’etichetta Blanton’s non viene riportata l’età del Bourbon: questa è una testimonianza della convinzione che non esiste una regola precisa nella distillazione (distillare è un’arte, non una scienza). Sulla bottiglia viene quindi riportato solo il numero di registrazione, la data di estrazione del barile, il numero del barile, la cantina dove il bourbon viene invecchiato e il numero dello scaffale nel quale si trovava il barile.
In tutto il mondo i conoscitori sanno che i Bourbon sono prodotti ed imbottigliati a mano, un barile alla volta.
E’ in questo modo che cent’anni fà il Colonnello Albert Blanton imbottigliò la sua prima riserva di Bourbon. Ed è cosi che Blanton’s viene ancora imbottigliato oggi. 

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clicca per attivare la webcam interattiva

Ho avuto la fortuna di trovare casualmente la fabbrica dove si produce il Blanton. L’ho scoperta per mezzo di una webcam interattiva, manovrabile con pulsanti attivati con il mouse  (alla richiesta, per renderla funzionale, ho scaricato il plugin).
All’interno della fabbrica, uomini e donne, gomito a gomito (non lo alzano, sicuramente sono astemi), lavorano il Blanton nelle fasi di produzione: dall’imbottigliamento, all’etichettatura al confeziona-
mento e  sistemazione nelle casse o cartoni per la spedizione.
Oggi come allora (1865), a mani nude si produce questo whisky. Unica differenza, una webcam interattiva, trovata per caso, che magicamente scandaglia il passato per rappresentare il presente, purtroppo sempre più invasivo (vedi videocamere in strada, stazioni, banche, ecc., che sorvegliano la nostra vita quotidiana).
La webcam interattiva è qui (per vederli all’opera provate dalle ore 14.00 alle ore 22.00, considerando il fuso orario con -6 ore di differenza, pausa pranzo e affini inclusi).

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Comments ( 6 )
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  • lesploratore

    Io non posso gradirne un goccio,altrimenticon i miei farmaci faccio boom,ciao amicone alla prossima notte.

    🙂

    L’ESPLORATORE

  • colfavoredellenebbie

    ops, non vedo 🙂

    magari mi racconti quel che si vede…

    ciao Patt., un abbraccio astemio.

    z.

  • cicabu

    ciao Patt..grz x le parole..^^

  • biancaneve

    buondì motta

  • SerpentePiumato

    Dopo una sbornia pesantina, di qualche hanno fà, non riesco più a bere neanche una goccia di whisky…meglio l’assenzio…ma in Italia mi sembra che non si può…

  • FulviaLeopardi

    15 uomini sulla cassa del morto e una bottiglia di blantom 😉