Visto a San Giovanni, che delusione, il vero Buddha non era ciccione (foto sfumata)

Il Buddha non era grasso. Gli artisti buddisti della sinistra lo rappresentarono snello e aerodinamicamente flessuoso fin dai tempi più antichi

Ma, allora, chi è questa boatta tarchiata che s’è imposta all’immaginario collettivo del Popolo della Libertà, che erroneamente lo confonde con la figura carismatica di un vero primo ministro?


Sfumatura a tacchi alti …

A Piazza San Giovanni, aleggiava un piccolo Buddha, inquietante mezzobusto raffigurato da Silvio Berlusconi: una sorta di “pensiero di Buddha” metafisico, slanciato verso il basso, quasi nano che guarda in maniera sinistra, destroide e insolente.
L’artista che l’ha truccato (ha vissuto per un lungo periodo in Italia prima di trasferirsi a New York), afferma di esser stato fortemente influenzato dal suo soggiorno nel Bel Paese, alle prese con la crescente xenofobia messa in atto dai berlusconiani, leghisti e fascisti.
Le numerose difficoltà per gli immigrati sono all’ordine del giorno, sin da piccoli sul loro cranio devono affrontare ogni sorta di tagli: dal diritto alla scuola, all’assistenza sanitaria, al diritto di vivere in Italia una vita regolare da immigrati.
Tagli segnatamente evidenti [v. foto] realizzati con la caratteristica sfumatura a tacchi alti, una sorta di firma (quella di Silvio) a sua immagine e somiglianza.
In Piazza San Giovanni il turbamento ha prevalso sulle forzate risate telecomandate nel momento in cui la folla ha compreso che sul palco, quell’anziano presidente, il Buddha di Arcore, non era più in grado di raccontare neanche le trite e ritrite barzellette, stava solo farfugliando un discorso ripetitivo, retoricamente bolso, con l’intento di fomentare i deludenti centocinquantamila folli pagati per fare la moltiplicazione dei pesci (comparsata in barile), questa volta decisamente sordi alle sue insulse farneticazioni politiche ….
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