Viaggio di nozze in America, coppia greca rimasta senza soldi con le carte di credito bloccate

Il viaggio da sogno da qualche tempo pianificato da Valasia Limnioti e Konstantinos Patronis si è infranto a New York City, dove la terza settimana della loro luna di miele ben presto si è trasformata in un incubo: le loro carte di credito e bancomat rilasciate in Grecia sono state improvvisamente rifiutate, lasciando la coppia senza un soldo. Valasia Limnioti ha detto: «Avevamo fame, ho pianto per due giorni, mi sentivo una barbona a New York».
La coppia ha saltato qualche pasto prima di spendere i loro ultimi dollari per la cena al McDonald. I fedeli di due chiese greche ortodosse del distretto di Queens hanno offerto un po’ di soldi per aiutarli a sopravvivere fino il venerdì giorno della loro partenza con un volo di ritorno in Grecia.
Il Paese ellenico con le banche chiuse deve affrontare una profonda crisi finanziaria. La Grecia ha già saltato un pagamento di 1,7 miliardi di dollari al Fondo Monetario Internazionale, l’intero suo debito ammonta a circa 360.000 milioni dollari.
L’avventura statunitense della coppia greca è iniziata il 6 giugno 2015 dopo il matrimonio a Volos, città portuale a 329 km da Atene. Valasia Limnioti ha aggiunto: «Il viaggio coast-to-coast degli Stati Uniti da New York a Los Angeles e una crociera ai Caraibi doveva essere il viaggio da sogno della nostra vita».
La coppia aveva risparmiato per un anno intero per pagare in anticipo i voli e gli hotel, e tenere abbastanza contanti per le normali necessità. Due banche greche prima del viaggio avevano emesso una carta di credito Visa e un bancomat. Generalmente in Grecia i commercianti preferiscono il pagamento in contanti, alla coppia di sposini  per il viaggio negli Stati Uniti è stato detto di avere le carte di credito.
Valasia Limnioti ha detto: «Tutto procedeva bene, poi a New York è iniziato il dramma. Il nostro hotel di Manhattan ci ha chiesto un extra di 45 dollari, nel pagare con le carte di credito abbiamo visto che erano bloccate. Abbiamo messo mano al contante quasi esaurito. In pochi giorni, ci siamo trovati senza soldi, impossibilitati a prelevare il denaro con la carta di credito.
La scorsa settimana in preda alla disperazione, abbiamo raggiunto l’arcidiocesi greco-ortodossa di New York, siamo stati messi in contatto con la chiesa di San Demetrio e la chiesa di S. Irene Chrysovalantou. Ci hanno offerto 350 dollari».
Il reverendo Vasillios Louros della chiesa di San Demetrio, ha detto:
«Il denaro è stato ritirato dal conto bancario della Chiesa, inoltre un importo non divulgabile è stato donato da un giornalista greco della città di Volos che lavora a New York. Alla coppia ho detto di non preoccuparsi, siamo qui per questo, è la chiesa di Cristo, abbiamo sempre aiutato le persone».
Valasia Limnioti contattata al suo cellulare, mentre era al Museo Americano di Storia Naturale, ha detto:
«Dopo aver ricevuto i soldi, abbiamo insistito nel volerli restituire appena possibile, ci hanno detto che era un dono. I miei parenti in Grecia mi hanno detto che altri greci all’estero sono stati lasciati senza un soldo, tra questi anche alcuni pazienti ricoverati in ospedali degli Stati Uniti, impossibilitati a pagare per le cure mediche.
Io e mio marito abbiamo acconsentito all’intervista perché noi greci siamo un popolo fiero, non vogliamo che il mondo sappia che siamo in questa situazione perché siamo pigri o abbiamo fatto qualcosa di sbagliato».
I dolori finanziari di Valasia Limnioti e Konstantinos Patronis dopo il viaggio di nozze non si risolveranno appena tornati a casa. Domenica i greci voteranno in un referendum per decidere se subire altri tagli alla spesa, più aumenti delle tasse e più negoziati con i creditori europei. Un rifiuto di tali misure draconiane potrebbe innescare l’uscita della Grecia dalla zona euro, con probabili conseguenze di vasta portata.
Valasia Limnioti ha trentasei anni, è disoccupata da quando è fallita la piccola impresa dove lavorava. Il marito Konstantinos Patronis ha trentanove anni, lavora come ingegnere di elicottero per i militari greci.
La luna di miele della coppia in tutti i sensi è finita con una spada di Damocle finanziaria che incombe sul loro paese. Valasia Limnioti in conclusione ha detto:
«In Grecia ora ci sono solo tre cose che ci salvano, le nostre famiglie, i nostri amici e il nostro Dio».

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