Un’analisi dei post di Twitter suggerisce che le persone con depressione mostrano una maggiore ruminazione mentale durante la notte

Le persone con depressione mostrano modelli distinti di attività online, secondo uno studio pubblicato nella rivista Scientific Reports. Gli utenti di Twitter che hanno affermato di avere una diagnosi di depressione erano più attivi su Twitter la sera, meno attivi il mattino presto e una maggiore ruminazione mentale su Twitter da mezzanotte alle ore 06:00 circa.
La depressione maggiore detta anche depressione endogena o depressione unipolare, è un disturbo dell’umore caratterizzato da sintomi come: profonda tristezza, calo della spinta vitale, perdita di interesse verso le normali attività, pensieri negativi e pessimistici. È una delle malattie mentali più comuni in tutto il mondo ed è associata a una serie di esiti negativi come l’aumento del rischio di suicidio e di malattia.
Il meccanismo alla base della depressione è un argomento di studio, un fattore che contribuisce allo stato depressivo sembra essere la privazione del sonno. La depressione in particolare, è stata ripetutamente collegata a interruzioni del ritmo circadiano, l’orologio interno del corpo che regola il ciclo sonno/veglia.
Marijn ten Thij ricercatore presso l’Università di Maastricht (utilizza la modellazione matematica per studiare e imitare il comportamento umano attraverso dati ottenuti da fonte online), insieme al suo team, ha deciso di esplorare le differenze nei cicli di attività quotidiana delle persone con e senza depressione utilizzando una fonte di dati unica: l’attività sui social media, questo metodo offrirebbe loro indizi sull’attività comportamentale e cognitiva di un ampio set di dati di persone e consentirebbe di stimare i cicli del ritmo circadiano.
Il team di ricercatori ha identificato 688 utenti di Twitter che avevano esplicitamente twittato di aver ricevuto una diagnosi di depressione. Hanno quindi analizzato precedenti tweet di questi utenti e li hanno confrontati con le storie dei tweet di un campione di controllo casuale di 8.791 utenti Twitter senza diagnosi menzionata di depressione.
I ricercatori hanno scoperto che i livelli di attività degli utenti di Twitter depressi e non depressi seguivano un ritmo circadiano simile, come dimostrato dallo stesso schema di alti e bassi nell’attività durante il giorno. Lo studio ha evidenziato che i livelli di attività di entrambi i gruppi hanno raggiunto il picco intorno alle ore 21:00 e sono diminuiti durante le prime ore della giornata tra le 03:00 e le 06:00. Tuttavia, c’erano differenze significative nei livelli di attività dei gruppi in momenti specifici della giornata: il gruppo depresso era molto meno attivo su Twitter tra le 03:00 e le 06:00, tra le 09:00 e le 10:00 e tra le 13:00 e le 14:00; erano più attivi la sera, tra le 19:00 e la mezzanotte.
La ruminazione mentale, come da titolo, è il continuo e ripetitivo interrogarsi sulle cause e sulle conseguenze dei propri problemi e delle proprie difficoltà (es. perché capita proprio a me? Perché sono fatto così? Perché sto cosi male? Cosa faccio di sbagliato? Cosa non va in me?) Gli studi hanno dimostrato che la ruminazione mentale svolge un ruolo di primaria importanza nel mantenimento della depressione poiché impedisce di guardare al futuro e di sviluppare strategie per affrontare i problemi e le difficoltà. Infine sembra che la ruminazione mentale associata al perfezionismo si riveli ancor più dannosa.
I ricercatori per vedere quali tipi di contenuti potrebbero causare queste differenze, hanno esaminato più da vicino i tweet pubblicati in questi tempi. Specialisti in terapia cognitivo comportamentale hanno analizzato il contenuto dei tweet, cercando alcune categorie di parole legate all’autoriflessione e alla ruminazione mentale.
È emerso che gli utenti depressi (rispetto ai non depressi) durante il periodo dalla mezzanotte alle 03:00 del mattino, hanno twittato più parole relative a pensieri rigidi e domande (ad esempio, potrebbe, dovrebbe) e meno parole relative ad affetti positivi (ad esempio, felice, amore). Tra le ore 04:00 e le 06:00, hanno anche twittato più parole nelle categorie dei pronomi personali (es. io, me stesso) e degli affetti negativi (es. arrabbiato, piangere), secondo gli autori dello studio potrebbe suggerire una maggiore emotività tra gli utenti con depressione. Infine, hanno usato più parole in tutte le categorie tra le 05:00 e le 06:00, suggerendo una maggiore ruminazione mentale e autoriflessione durante queste prime ore del mattino.
Marijn ten Thij e il suo team, hanno evidenziato che il confronto dei livelli di attività dei due gruppi non ha rivelato alcuna prova di uno spostamento di fase. In altre parole, i modelli di attività indicano orari simili per andare a dormire e per svegliarsi in entrambi i gruppi; al contrario, sono state osservate differenze nei livelli di attività in momenti specifici della giornata. Infine, un maggiore uso delle categorie di parole di autoriflessione e ruminazione mentale suggerisce ulteriormente che gli utenti di Twitter con depressione pubblicano tweet contenenti un linguaggio che tende a causare più depressione.
I ricercatori in conclusione hanno detto:
«Questi risultati suggeriscono che la diagnosi e il trattamento della depressione possono concentrarsi sulla modifica dei tempi dell’attività, sulla riduzione della ruminazione mentale e sulla diminuzione dell’uso dei social media in determinate ore del giorno. Ulteriori studi sulle categorie di parole utilizzate potrebbero offrire intuizioni sulle differenze nell’uso più ampio del linguaggio tra gli individui depressi e la popolazione generale».

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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