Test delle emissioni con nuovo dispositivo portatile, individua rapidamente i veicoli inquinanti

Gli ingegneri che lavorano per contrastare l’inquinamento cancerogeno delle auto hanno sviluppato un dispositivo economico e semplice per testare l’efficacia del filtro antiparticolato, potrebbe aiutare a bloccare la circolazione dei veicoli tossici senza ricorrere a divieti generalizzati.
Jaguar Land Rover è stata costretta a richiamare 44.000 dei suoi veicoli per eccessiva emissione di livelli di CO2.
Le severe norme sull’inquinamento atmosferico in molte aree d’Europa stanno costringendo i governi locali a trovare modi per ridurre le emissioni senza dover investire miliardi in infrastrutture per i veicoli elettrici o vietare del tutto i veicoli diesel.
Sviluppato dal gruppo d’ingegneri VERT, il nuovo dispositivo alimentato a batteria, in pochi minuti è in grado di verificare se le auto ai bassi regimi di minimo hanno filtri per le particelle che funzionano abbastanza bene.
Il dispositivo costa 8.000 euro, un prezzo accessibile per la polizia e le officine che compiono ispezioni sulle emissioni. Inizierà a circolare in Europa quest’anno per test obbligatori, potrebbe contribuire a migliorare la reputazione dei motori diesel dopo gli scandali della manipolazione dei test delle emissioni dei gas di scarico.
Le auto diesel in alcune città tedesche sono state vietate principalmente per limitare le emissioni nocive di ossidi di azoto (NOx). Andreas Mayer, direttore del comitato scientifico del gruppo d’ingegneria VERT, a margine dell’incontro annuale del gruppo, ha detto:
«Il particolato a livello globale uccide cinque milioni di persone l’anno. C’è molta roba tossica emessa dalle auto, le più tossiche sono le particelle. Gli oltre 100 milioni di filtri antiparticolato in uso sulle strade europee, correttamente funzionanti,  possono rendere lo scarico dei veicoli meno inquinante. Le auto diesel, con filtri a norma, circolanti in città, addirittura puliscono l’aria, quindi dobbiamo fare il meglio per mantenere questa qualità durante la vita del veicolo».
Il problema si presenta quando i filtri ceramici s’incrinano o s’intasano di fuliggine, a volte suggerendo ai meccanici di rimuoverli o alterarli in modo improprio per aumentare la potenza del motore.

Iniziata l’introduzione del dispositivo
I nuovi dispositivi di test realizzati da una dozzina di aziende europee, inizialmente introdotti nei Paesi Bassi e in Belgio, in seguito saranno diffusi in tutta Europa. L’impatto nocivo delle emissioni di NOx e del particolato fine è stato per anni ignorato dalle autorità di norma europee fino a quando Volkswagen è stata sorpresa a nascondere i livelli d’inquinamento eccessivo delle sue auto vendute negli Stati Uniti.

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti (è un’agenzia governativa indipendente responsabile per la protezione degli investitori, il mantenimento di un funzionamento equo e ordinato dei mercati dei titoli e la facilitazione della formazione di capitale), ha citato Volkswagen e il suo ex amministratore delegato Martin Winterkorn per lo scandalo, accusando l’azienda di aver commesso una “ingente frode” sugli investitori statunitensi.
La frode ha attirato l’attenzione dei funzionari europei, si erano concentrati principalmente sulle emissioni di anidride carbonica. La disparità tra le emissioni su strada e i risultati dei banchi di prova è venuta alla luce dopo che Marc Besch, uno studente svizzero della West Virginia University, per un articolo accademico nel 2013, ha iniziato a studiare le emissioni di Volkswagen.
Notò che altre case automobilistiche per le emissioni utilizzavano filtri più avanzati. Insieme ai colleghi Arvind Thiruvengadam e Hemanth Kappanna, aveva noleggiato una station wagon VW Jetta, una Passat 2.0 TDI e una Bmw X5 3.0d, senza immaginare che le loro scoperte avrebbero cambiato per sempre l’industria automobilistica.
Marc Besch aveva bisogno di misurare i livelli d’inquinamento della VW in condizioni di laboratorio, così si rivolse alla California Air Resources Board (CARB), in seguito avrebbe contribuito a far emergere lo scandalo “Dieselgate“.
Marc Besch ha detto:
«La Volkswagen affittata dopo aver superato il test di laboratorio presso l’impianto CARB, si era comportata in modo anomalo sulla strada, non mostrava una riduzione caratteristica dei livelli d’inquinamento da ossidi di azoto durante la guida in autostrada.
L’inquinamento da NOx scende una volta che i convertitori catalitici si riscaldano, i nostri dati hanno mostrato che i livelli della VW erano più di 30 volte superiore il limite legale».

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