Tesla da remoto ha disabilitato il pilota automatico da una vettura usata perché la caratteristica non è stata pagata dall’acquirente

Tesla ha disabilitato a distanza le funzioni d’assistenza alla guida su un Modello S usato, acquistato da un rivenditore di terze parti in un’asta tenuta dalla stessa Tesla. La società ora afferma che il nuovo proprietario dell’auto acquistata dal rivenditore “non ha pagato” per le caratteristiche e quindi non è autorizzato ad usarle.
Il rivenditore aveva acquistato l’auto con le caratteristiche attivate, le aveva pubblicizzate come parte del pacchetto quando ha venduto l’auto al nuovo proprietario. È una situazione particolare che solleva seri dubbi sulla natura degli aggiornamenti software Over-the-air in relazione ai veicoli.
Le auto vendute con aggiornamenti basati sull’hardware, come la trazione integrale rispetto alla trazione normale, o il controllo automatico della velocità adattivo avanzato, non perdono queste caratteristiche, quando sono rivendute sul mercato delle auto usate, ma poiché Testa può aggiornare i suoi veicoli da remoto, il Modello S e altri veicoli apparentemente possono perdere le caratteristiche principali.
Il proprietario in questione, chiamato Alec, ha acquistato l’auto lo scorso dicembre da un concessionario che aveva acquistato l’auto un mese prima da un’asta Tesla, con entrambe le funzionalità “Miglioramento del pilota automatico” e “Modalità di guida autonoma completa” attivate. Il concessionario aveva pubblicizzato il Modello S, riportando entrambe le caratteristiche.
Tesla a differenza del concessionario aveva condotto in modo indipendente una “revisione” del software dell’auto dopo averla venduta, disattivando le caratteristiche in un aggiornamento di dicembre. Risultato finale: quando Alec ha acquistato l’auto lo scorso 20 dicembre, non aveva accesso a tutte le caratteristiche pubblicizzate; dopo aver contattato l’assistenza clienti di Tesla, ha ricevuto la cattiva notizia:
«Tesla recentemente ha identificato casi in cui i clienti che non hanno pagato sono stati configurati erroneamente per le versioni autopilota, da allora, è stato effettuato un controllo per correggere questi casi. Il Modello S in questione è uno dei veicoli non configurati correttamente per autopilota. Abbiamo analizzato il costo della vettura, purtroppo non comprende la caratteristica compresa nel prezzo. Ci scusiamo per il disguido, se è ancora interessato a queste funzionalità aggiuntive, possiamo avviare il processo d’acquisto dell’aggiornamento».
Il valore delle caratteristiche di autopilota attive nel Modello S arriva a circa 8.000 dollari. Alec ha pagato l’autovettura partendo dal presupposto che le caratteristiche erano inserite nel prezzo complessivo dell’auto. Tesla ora afferma che Alec deve pagare per ottenere l’attivazione delle funzionalità.
È ragionevole pensare che un tecnico o un meccanico debba accedere fisicamente alle caratteristiche incorporate in un’auto normale, anche quelle che possono dipendere dal software; anche gli aggiornamenti con un prodotto tecnologico come un portatile o uno smartphone, generalmente non possono essere trasferiti con la forza senza il consenso del proprietario, salvo che il dispositivo non disponga di un software IT speciale installato. L’azienda in questi casi, in genere possiede il dispositivo o fa firmare in ogni caso un accordo legale al proprietario.
Gli aggiornamenti da remoto di Tesla hanno già causato ansia, questo tipo di controllo da parte di un costruttore non era possibile fino a poco tempo fa. La vicenda di Alec solleva dubbi su cosa i proprietari di auto usate possano aspettarsi in futuro.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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