Sviluppato un farmaco per ringiovanire le cellule muscolari

I ricercatori dell’Università del Texas Medical Branch (UTMB) di Galveston come riportato nello studio pubblicato su Biochemical Pharmacology, hanno sviluppato un farmaco promettente, nei topi anziani ha dimostrato di aumentare significativamente le dimensioni dei muscoli, la forza e lo stato metabolico.
Il nostro corpo con il passare degli anni perde sempre più la capacità di riparare e ricostruire i muscoli scheletrici degenerativi, dai trentacinque anni, la massa muscolare, la forza e la funzione diminuiscono continuamente con l’avanzare dell’età. Ciò può limitare drasticamente la capacità degli anziani di vivere una vita pienamente attiva e indipendente.
Stanley Watowich, professore associato dell’UTMB nel dipartimento di biochimica e biologia molecolare, autore dello studio, ha detto:
«Abbiamo identificato una proteina nelle cellule staminali muscolari, sembra essere responsabile della loro disfunzione legata all’età; in seguito abbiamo sviluppato una piccola molecola farmaco che limita gli effetti di questa proteina.
Ripristinando le cellule staminali muscolari a uno stato più giovane, siamo stati in grado di ringiovanirle in modo che potessero riparare più efficacemente i tessuti muscolari».
I topi anziani con una lesione muscolare nello studio sono stati trattati con il farmaco o con un placebo. I ricercatori dopo sette giorni di trattamento farmacologico, hanno scoperto che i topi anziani che hanno ricevuto il farmaco avevano cellule staminali muscolari più funzionali, lavoravano attivamente per riparare il muscolo ferito.
Rispetto al gruppo placebo, in quello trattato, la dimensione della fibra muscolare è raddoppiata, la forza muscolare è aumentata del 70%. Inoltre, con i farmaci la chimica del sangue era simile nei topi trattati e non trattati, suggerendo che non si stavano verificando effetti collaterali dei farmaci.
Gli adulti con più di sessantacinque anni in molti paesi sono il gruppo di popolazione in più rapida crescita: nel prossimo decennio, la popolazione anziana statunitense aumenterà del 40%, si prevede che il costo della loro assistenza sanitaria raddoppierà, rappresentando oltre la metà di tutta la spesa sanitaria statunitense. Gran parte di questa spesa sarà utilizzata per trattare i problemi di salute legati al declino muscolare, comprese le fratture dell’anca, le cadute e le malattie cardiache.
Harshini Neelakantan, scienziato ricercatore dell’UTMB nel dipartimento di biochimica e biologia molecolare, in conclusione ha detto:
«Legata all’età al momento non ci sono trattamenti disponibili per ritardare, arrestare o invertire la degenerazione muscolare; questi primi risultati supportano lo sviluppo di un trattamento innovativo con farmaci, ha il potenziale di aiutare gli anziani con una determinata età a diventare più attivi, più veloci e più forti, consentendo loro di vivere una vita più dinamica e indipendente».

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