Supermercati e ristoranti in Spagna rischiano multe fino a 60.000 euro per spreco alimentare

La Spagna ha appena approvato un ambizioso disegno di legge per ridurre in modo significativo lo spreco alimentare, un grave problema che colpisce ogni paese e rimane in gran parte irrisolto. Tutte le aziende coinvolte nella produzione e fornitura di cibo devono pianificare la riduzione degli sprechi, altrimenti potrebbero incorrere in multe fino a 60.000 euro e fino a 500.000 euro per i recidivi.
La legge dovrebbe essere presentata al Parlamento a Madrid nei prossimi giorni e, secondo il governo del primo ministro Pedro Sánchez, entrerà in vigore all’inizio del 2023.
Il governo spera di ridurre le 1.300 tonnellate di cibo sprecato ogni anno (31 kg a persona secondo i dati del 2020 ), imponendo alle aziende coinvolte nella produzione e fornitura di cibo di attuare un piano di prevenzione dei rifiuti alimentari.
Luis Planas, ministro spagnolo dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione, ha affermato:
«Il nuovo disegno di legge “pioneristico” aumenterà la consapevolezza dei cittadini sulle “conseguenze economiche, sociali, ambientali ed etiche” dello spreco alimentare. Etico perché, in un mondo dove purtroppo ancora esistono fame e malnutrizione, questo problema è ovviamente una questione di coscienza per tutti noi».
La legge obbligherà bar, ristoranti e negozi di alimentari ad avere un piano che definisca il destino del cibo inutilizzato o invenduto, con la priorità fissata sulla donazione di cibo prima della data di scadenza. Dovranno inoltre incentivare la vendita di prodotti con data di scadenza vicina, contrassegnandoli con prezzi inferiori rispetto a quelli in condizioni ottimali.
La nuova legge prevede anche la donazione a enti come i banchi alimentari. Le aziende dovranno firmare accordi con tutte le organizzazioni beneficiarie, specificando le condizioni di raccolta, conservazione e trasporto, oltre a mostrare la tracciabilità dei prodotti donati e indicando l’origine di ogni alimento.
La legge propone sanzioni che vanno dai 2.000 ai 60.000 euro, obbligando le aziende a dichiarare quanto sprecano ogni anno. Il cibo se non può essere donato o venduto, la legge chiede che sia destinato all’alimentazione animale, all’uso industriale e al riciclaggio di compost e combustibili. I bar e i ristoranti ai clienti, se lo richiedono, dovranno fornire contenitori per poter portare a casa i propri avanzi, una pratica attualmente non comune in Spagna.
Il governo ha sottolineato che molti sprechi alimentari avvengono in casa e non nei ristoranti, per questo, al fine di aumentare la consapevolezza, il disegno di legge utilizzerà campagne educative per scoraggiare lo spreco alimentare domestico, che il governo riconosce essere una parte importante del problema, ma non imporrà sanzioni.

Enorme problema
Il cibo viene perso o sprecato lungo l’intera filiera alimentare: nelle aziende agricole, nella lavorazione e produzione, nei negozi, nei ristoranti, nelle mense e a casa. I motivi per cui ciò accade sono diversi e possono essere specifici per ogni settore: dall’insufficiente pianificazione della spesa e dei pasti, ai problemi di gestione delle scorte, fino allo scarso valore percepito degli alimenti.
Ogni anno nell’Unione Europea si generano circa 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, con costi associati di oltre 150 miliardi di euro. L’impegno è dimezzare gli sprechi alimentari pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumo entro il 2030, riducendo al contempo le perdite di cibo lungo la catena di produzione e di approvvigionamento. Il problema è esteso al resto del mondo.
Il rapporto delle Nazioni Unite del 2021 ha rilevato che ogni anno le persone sprecano un miliardo di tonnellate di cibo. Il cibo scartato solo nelle case in tutto il mondo è in media di 74 chilogrammi a persona, questo danneggia gli sforzi per aiutare miliardi di persone che soffrono la fame e compromette anche l’ambiente, dato che lo spreco di cibo è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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