Super fotocamera ad alta risoluzione di Google per visualizzare i dipinti fino ai dettagli delle pennellate (video)

Google Cultural Institute creato da Google per preservare la cultura e la storia del mondo portandola online, recentemente ha presentato un nuovo progetto volto a consentire agli utenti di Internet di visualizzare l’arte da vicino, fino a dettagliate pennellate. Google ha inventato una nuova fotocamera robotizzata opportunamente chiamata “Art Camera” in grado di catturare rapidamente immagini ad alta definizione.
La fotocamera per acquisire centinaia o addirittura migliaia di primi piani in alta risoluzione è guidata su tutto il dipinto da un sistema robotizzato, per la messa a fuoco utilizza un laser e un sistema sonar, quest’ultimo per misurare la distanza dall’opera d’arte e collocarsi al meglio utilizza il suono ad alta frequenza, proprio come un pipistrello.

Naturalmente, i singoli dettagli poi devono essere riuniti in modo coerente, il software di Google è in grado di “cucire” le immagini per creare una singola immagine.
Le immagini sono state condivise online, così la gente può vedere da vicino molti dei dettagli presenti nei dipinti, scoprire oggetti nascosti, come una firma (dopo di tutto, sono quelli che è possibile vedere in prima persona quando ci si trova davanti al dipinto in una galleria d’arte o museo), si può vedere il modo in cui gli artisti impressionisti combinano tocchi e linee di pittura in modo da formare un’immagine che diventa più dettagliata quando si fa un passo indietro (clicca l’immagine per vedere altri quadri).


Google durante i primi cinque anni di vita del Google Cultural Institute ha già condiviso online 200 immagini ad alta risoluzione. Il processo di acquisizione delle immagini in precedenza era più lento (di solito era necessario un giorno per scansionare un dipinto), realizzato con costose attrezzature, impiegando personale molto qualificato in grado di svolgere il lavoro. Ora una robotica fotocamera intelligente in trenta minuti può scansionare un dipinto, ciò significa che Google sarà in grado di aumentare notevolmente il numero di queste immagini messe a disposizione per i navigatori web. In realtà, con le sue nuove macchine fotografiche, nel corso degli ultimi mesi, ha già digitalizzato 1.000 immagini. Gratuitamente ha prestato ai musei d’arte le sue fotocamere, ciò non solo contribuirà a portare online dettagliate opere d’arte, aiuterà i musei a condividere opere che non sempre possono essere mostrate perché sono fragili, sensibili alla luce e all’umidità.
Google sul sito Cultural Institute condivide le prime mille immagini acquisite con le nuove telecamere, è possibile vedere l’arte di Pissarro, Signac, Rembrandt, Van Gogh, Monet e altri provenienti da musei in Australia, India, Olanda, Brasile.

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