Super disinfettante a lunga durata per aiutare a combattere le pandemie

I ricercatori dell’Università della Florida Centrale (UCF) hanno sviluppato un disinfettante a base di nanoparticelle che può uccidere continuamente i virus su una superficie per un massimo di sette giorni, una scoperta che potrebbe essere una potente arma contro il Covid-19 e altri emergenti virus patogeni.
I risultati ottenuti da un team multidisciplinare di esperti di virus e ingegneria dell’università e del leader di un’azienda tecnologica di Orlando, sono stati pubblicati questa settimana su ACS Nano, una rivista dell’American Chemical Society.
Christina Drake, dell’UCF, fondatrice di Kismet Technologies, è stata ispirata a sviluppare il disinfettante dopo aver fatto un viaggio al supermercato nei primi giorni della pandemia. Lì ha visto un dipendente spruzzare il disinfettante su una maniglia del frigorifero, quindi pulire immediatamente, eliminando così l’efficacia dello spray.
Christina Drake ha detto:
«Inizialmente il mio pensiero era quello di sviluppare un disinfettante ad azione rapida, ma con il nostro team abbiamo parlato con i consumatori, medici e dentisti, per scoprire cosa volevano veramente da un disinfettante. Ciò che contava di più per loro era un prodotto a lunga duratura, efficace nel continuare a disinfettare le aree ad alto contatto come le maniglie delle porte e i pavimenti molto tempo dopo l’applicazione».
Christina Drake ha collaborato con Sudipta Seal, ingegnere dei materiali dell’UCF ed esperto di nanoscienze e Griff Parks, virologo del College of Medicine che è anche decano associato della ricerca e direttore della Burnett School of Biomedical Sciences. I ricercatori con i finanziamenti della National Science Foundation, della Kismet Tech e della Florida High Tech Corridor, hanno creato un disinfettante ingegnerizzato con nanoparticelle.

Disinfettante ingegnerizzato con nanoparticelle
Il suo principio attivo è una nanostruttura ingegnerizzata chiamata ossido di cerio, noto per le sue proprietà antiossidanti rigenerative. Le nanoparticelle di ossido di cerio vengono modificate con piccole quantità di argento per renderle più potenti contro i patogeni.
Sudipta Seal, studia le nanotecnologie da più di 20 anni, ha detto:
«Funziona sia chimicamente sia meccanicamente. Le nanoparticelle emettono elettroni che ossidano il virus, rendendolo inattivo. Meccanicamente, si attaccano anche al virus e ne rompono la superficie, similmente all’azione esercitata per far scoppiare un palloncino».
La maggior parte delle salviette disinfettanti o degli spray disinfetta una superficie entro tre-sei minuti dall’applicazione, ma non ha effetti duraturi. Ciò significa che le superfici devono essere pulite ripetutamente per rimanere pulite da una serie di virus come il Covid-19. La formulazione di nanoparticelle mantiene la sua capacità di inattivare i microbi e continua a disinfettare una superficie fino a sette giorni dopo una singola applicazione.
Griff Parks con il suo laboratorio è responsabile del test della formulazione contro “un dizionario” di virus, ha detto:
«Il disinfettante ha mostrato un’enorme attività antivirale contro sette diversi virus, non solo ha evidenziato proprietà antivirali nei confronti del coronavirus e del rinovirus, ma si è anche dimostrato efficace contro un’ampia gamma di altri virus con strutture e complessità diverse. Siamo fiduciosi che con questa straordinaria gamma di capacità di uccisione, questo disinfettante sarà anche un efficace strumento contro altri nuovi virus emergenti».
Gli scienziati sono fiduciosi che la soluzione avrà un impatto importante nelle strutture sanitarie, in particolare, riducendo il tasso di infezioni acquisite in ospedale, come lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), la Pseudomonas aeruginosa e il Clostridium difficile, che causano infezioni che colpiscono più di 1 su 30 pazienti ricoverati negli ospedali statunitensi.
E a differenza di molti disinfettanti commerciali, la formulazione non contiene sostanze chimiche dannose, il che indica che sarà sicuro da usare su qualsiasi superficie. I test normativi per l’irritazione delle cellule della pelle e degli occhi, come richiesto dalla US Environmental Protection Agency, non hanno mostrato effetti dannosi.
Christina Drake ha aggiunto:
«Molti disinfettanti per la casa attualmente disponibili contengono sostanze chimiche che possono essere dannose per il corpo con un’esposizione ripetuta. Il nostro prodotto a base di nanoparticelle avrà un alto grado di sicurezza e giocherà un ruolo importante nel ridurre l’esposizione chimica complessiva per gli esseri umani».
Il team di ricercatori ha detto che sono necessarie ulteriori studi prima che il prodotto possa essere immesso sul mercato, motivo per cui la prossima fase della ricerca esaminerà le prestazioni del disinfettante al di fuori del laboratorio nelle applicazioni del mondo reale. Il lavoro esaminerà come il disinfettante è influenzato da fattori esterni come la temperatura o la luce solare. Il team è in trattative con una rete ospedaliera locale per testare il prodotto nelle proprie strutture.
Christina Drake in conclusione ha detto:
«Stiamo anche esplorando lo sviluppo di una pellicola semipermanente per vedere se possiamo rivestire e sigillare il pavimento di un ospedale o le maniglie delle porte, e le aree in cui è necessario disinfettare gli oggetti, anche con un contatto aggressivo e persistente».

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