Lo studio condotto da ricercatori dell’Union College di New York, pubblicato sulla rivista “Personality and Individual Differences“, ha stabilito che coloro che sono più attivi su Facebook, postano regolari aggiornamenti di stato con messaggi e foto, lo fanno nella speranza di ottenere una certa attenzione.
L’indagine è stata condotta con 600 persone di età compresa tra i diciotto e gli ottantatré anni, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti il loro rapporto e utilizzo di Facebook.
Il sondaggio ha evidenziato due tipi di utenti di Facebook:
– il primo caratterizzato da persone molto estroverse, è impegnato a far vedere agli altri tutto quello che fanno nella loro vita;
– il secondo formato da coloro che soffrono in qualche misura di attacchi d’ansia, preoccupate di non essere amate, temono il rifiuto.
E’ emerso che coloro che hanno un maggior attacco ansioso, con più probabilità cercano riscontri su Facebook, per questo postano con più assiduità nella speranza di ricevere risposte per contribuire ad alleviare le loro preoccupazioni su ciò che la gente pensa di loro.
Joshua Hart, professore associato di psicologia, autore principale dello studio (co-autori George Bizer, professore di psicologia, e gli ex studenti Elizabeth Nailling e Caitlyn Collins), in un comunicato ha detto:
«Rispetto alle persone più sicure, quelle soggette ad attacchi d’ansia sono più sensibili alle risposte, riferiscono di sentirsi meglio quando sui loro post ottengono molti commenti, simpatie e altre risposte; di contro stanno peggio quando la loro attività su Facebook genera poca attenzione».
Precedenti ricerche sulla relazione tra personalità e stili d’impegno sui social media è limitato e ha generato risultati contrastanti. L’attuale studio è uno dei primi a esaminare i motivi che inducono le persone a cercare riscontri su Facebook e il tipo d’impegno che manifestano sul social in funzione del loro stile di personalità.