Studio: Il rumore del traffico collegato a rischio infarto

Intrappolati in mezzo al traffico e respirare i gas di scarico, per la salute non va bene. Ora, un nuovo studio dalla Danimarca, ha scoperto che c’è qualcos’altro sul traffico stradale che è un male per la salute: il rumore. I ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno vissuto nelle loro case vicino a forti rumori del traffico, avevano un rischio più elevato di subire un attacco di cuore.
I ricercatori del Danish Cancer Society, hanno notato che per ogni aumento di 10 decibel del rumore del traffico, c’è il rischio del 12% in più  di essere colpiti da un attacco di cuore. Il rischio d’infarto da rumore inizia a partire da circa 40 decibel.
Mette Sorensen, responsabile dello studio, insieme ai suoi colleghi ricercatori, ha seguito più di 50.000 uomini e donne di età compresa tra i 50 e 64 anni, che vivono a Copenhagen e Aarhus, due delle più grandi città danesi.
I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti allo studio d’indicare il proprio stile di vita riferito alla dieta e l’attività fisica, così come ogni luogo dove ha vissuto per un periodo di 10 anni.
I ricercatori nel corso dello studio, hanno monitorato la salute dei partecipanti, verificando la posizione geografica delle loro case, per analizzare i modelli di traffico delle strade circostanti, in modo da poter calcolare a quanto rumore erano stati esposti.
E’ emerso che durante i 10 anni dello studio, 1.600 persone ha avuto un primo attacco di cuore, tra questi il maggiore rischio si è manifestato quando il rumore del traffico vicino alla loro casa era più forte.
Il legame tra rumore e attacchi di cuore ha mantenuto la sua incidenza anche dopo che i ricercatori hanno preso in esame altri fattori come l’esposizione all’inquinamento dell’aria, la dieta, il sesso e il peso.
Il Dr. Robert Bonow, professore di medicina presso la Northwestern Feinberg School of Medicine, intervistato da ABC News, ha detto:
“Tra i tanti motivi che potrebbero spiegare l’associazione rumore e attacchi di cuore, lo stress è quello più indicato. Le persone che vivono in frenetici centri urbani tendono ad avere più stress rispetto a quelli che vivono in posti più tranquilli. La relazione tra stress e attacco di cuore è nota: il rumore stesso, oltre a far aumentare lo stress e il livello di ormoni dello stress come l’adrenalina, aumenta anche la pressione del sangue“.
Mette Sorensen, ha aggiunto:
“Il rumore del traffico può anche impedire alle persone di ottenere un sonno adeguato durante la notte, è un altro fattore di rischio associato agli attacchi di cuore. Ciò che è particolarmente insidioso in un  ambiente rumoroso è che la gente non può neppure sapere di essere stata influenzata dal rumore: potrebbe svegliarsi pensando di aver avuto una notte tranquilla ma quando si analizzano i dati di una polisonnografia, si vede che le fasi del sonno sono state disturbate“.
In diversi studi è stato dimostrato che dove c’è traffico, c’è anche l’inquinamento atmosferico, strettamente legato ad attacchi di cuore.
Lo studio di Mette Sorensen con i colleghi ricercatori della Danish Cancer Society, suggerisce che il rumore del traffico non deve essere assordante fino al punto d’influenzare la salute,  basti pensare che il cinguettio degli uccelli, raggiunge una soglia rumore di 40 dB, in confronto,  quella di un aspirapolvere è di 70 dB, quella di una macchina a venticinque metri di distanza che viaggia a cento chilometri all’ora è di 77 dB.
Mette Sorensen, in conclusione, suggerisce:
“Se vivete in una zona rumorosa, il consiglio è di dormire in una stanza interna, più tranquilla”.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PLoS ONE .

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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