Sport per disabili – Inventato in Giappone il tennis giocato dai non vedenti (video)

I giapponesi sembrano davvero inventare molti sport, soprattutto per i disabili

La creazione di questo sport si deve a Miyoshi Takei, nonostante la sua cecità, iniziò a giocare a tennis da bambino, incoraggiato dal suo insegnante di liceo.
Il suo unico obiettivo, all’epoca, anche se non era in grado di vedere, era quello di colpire con forza una pallina che stava volando in aria.
Finalmente, dopo varie prove, inventò un particolare tipo di palla da tennis con i sonagli, spugnosa e leggera, per dar modo ai giocatori non vedenti di intercettare il suo movimento ascoltando il suono con le orecchie.
L’impegno di Miyoshi, è stato coronato dal successo nel 1990 in Giappone, con l’edizione del Primo torneo di tennis nazionale per ciechi. Ogni anno, centinaia di giocatori giapponesi insieme ad altri giocatori provenienti da paesi come la Cina, Corea, Taiwan, Gran Bretagna e Stati Uniti partecipano al torneo.
E’ interessante notare che il tennis per non vedenti è giocato su un campo per Badminton, con i nastri sulle linee per aiutare i giocatori a muoversi lungo i limiti del campo.
I giocatori in base al loro livello di disabilità visiva, devono colpire la palla dopo due o tre rimbalzi.
Miyoshi Takei, considerato un modello per aspiranti giocatori di tennis non vedenti di tutto il mondo, purtroppo non è più in vita per “vedere” i progressi compiuti dallo sport che ha inventato. E’ morto un anno fa, all’età di 42 anni, tornava a casa con la moglie cieca, è caduto sotto un treno in arrivo a Tokyo.

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