Spiritualità del Karma

E’ la legge della causa effetto. Il guru, Sadhu Vaswani, la cita come la legge del seme: come semini, così raccogli. Non si può seminare spine e raccogliere mele.
La legge del karma è universale; si applica ugualmente a tutti. Ogni pensiero, parola, azione, emozione, sensibilità e desiderio, sono semi da piantare nel campo della vita, a tempo debito, i semi germineranno e svilupperanno alberi che daranno frutti – amari o dolci – che dovremo mangiare. Nessuno potrà farlo per noi.
Ci sono cause che producono immediatamente il loro effetto, altre lo producono dopo un lungo periodo di tempo: se mangiate troppo, è una causa che avete generato, produce un effetto immediato l’indigestione.
Vi sono altre cause che richiedono tempo per produrre i loro effetti, ogni seme deve cedere il suo frutto. Questa è la legge del karma.
E’ stato detto, tutti gli uomini nascono uguali, perché nessuno è così sciocco da immaginare che sia vero?  la risposta è perché nella stessa famiglia tutti i bambini non hanno simili capacità, non hanno la stessa abilità e intelligenza.
Un proverbio Sindhi, dice:
“La madre partorisce i bambini, ognuno porta con sé il suo destino”.
Ognuno porta il suo karma. Tra fratelli, qualcuno può diventare milionario, mentre un altro lotterà per far quadrare il bilancio.
Sorgono due domande:
1)  E’ questa disuguaglianza il risultato del karma?
2)  E se sì, è giusto?
La risposta ad entrambe le domande – come i saggi dell’India ci hanno insegnato – è affermativa:
“Sei l’architetto del tuo destino, sei il costruttore della tua vita. Ogni pensiero, emozione, desiderio e azione crea karma: e, noi, stiamo creando il karma per migliaia, forse milioni d’anni.
Se i nostri pensieri, le emozioni e le azioni sono benevoli, i cosiddetti risultati del karma sono buoni. Se sono malevoli, il karma diabolico o difficile è generato”.

Come si origina il cattivo karma?
Libera volontà ci dà il diritto di scelta, noi possiamo scegliere tra quello che gli Upanishads (i più importanti Testi Sacri della millenaria religione hindù),  chiamano preya e shreya.
Preya è il piacevole: il percorso del piacere che ci attrae, ma conduce al nostro degrado.
Shreya è il bene: il percorso di shreya può, in primo luogo, risultare difficile da percorrere, ma in ultima analisi, conduce al nostro benessere evolutivo spirituale.
Ad ogni passo abbiamo una scelta. Molti di noi, ahimè, scelgono il percorso facile – il percorso del piacere – e così tendono a moltiplicare indesiderabili karma.

Se tutto ciò che accade oggi è il risultato del karma del nostro passato, tutto è predestinato?
No, non tutto è predestinato. John Oliver Hobbes, ha detto:
“Gli uomini, nella loro vita, accumulano tanti errori, creano un mostro e lo chiamano destino.
Tu sei il costruttore del tuo destino, pertanto, poni attenzione soprattutto ai pensieri. Ogni tuo pensiero è un seme che pianti nel campo della vita, ciò che semini oggi, lo raccoglierai domani”.
Liberamente tradotto da  The Times of  India
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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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5 thoughts on “Spiritualità del Karma

  1. Quello che semini, raccogli. Credo che sia proprio vero.

    A rileggerti presto

    Buona serata

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