Spettacolare salto delle carpe asiatiche al passaggio di un motoscafo (video)

Nota del Wall Street Journal: La carpa che avanza lungo i fiumi è un incubo per tutti, anche per i pescatori, costretti a viaggiare bardati con tanto d’elmetti per proteggersi dall’impatto

Il video mostra una famiglia (padre e figli) in motoscafo mentre naviga lo Spoon River in Illinois, fiume densamente popolato dalla carpa asiatica.
Le carpe asiatiche hanno paura delle barche, al loro passaggio saltano con straordinaria abilità.
Così, come in questo caso, quando un natante passa sopra di loro, il pesce in massa balza fuori dell’acqua con salti fino a due metri d’altezza.

L’invasione delle carpe divide l’America
La carpa asiatica, Mylopharyngodon piceus per i patiti della classificazione, è un pesce grasso e grosso, lungo fino a un metro e venti e pesante quasi 50 chili, importato negli Stati Uniti una trentina d’anni fa con l’umile missione di “pesce spazzino”. Bisognava ripulire i grandi allevamenti del Sud degli States dall’assalto delle alghe e l’appetito della voracissima carpa si dimostrò un’arma micidiale. Ma il pescione, come in un b-movie di ecofantascienza, approfittando di una forte alluvione si liberò dalla schiavitù e dalle acque calde del Mississippi tracimò lentamente nell’Illinois River, partendo – miglio dopo miglio – alla conquista dei Grandi Laghi. Un cammino lungo e lento, un’invasione resa possibile grazie a quella “autostrada” fluviale che collega appunto i Grandi Laghi del nord con i bacini del sud.
E qui si apre il contenzioso geopolitico che sta dividendo l’America. Proprio quell’autostrada fluviale aveva trasformato nell’ultimo secolo il paesaggio e l’economia del Michigan, lo stato che si affaccia su uno dei Grandi Laghi, e della sua capitale, Chicago, che alla fine dell’Ottocento era una cittadina piegata da colera, tifo e dissenteria: tutte le porcherie dell’industria cittadina si riversavano infatti nelle acque del Lago Michigan prima che una grande opera di ingegneria idraulica collegasse l’Illinois al Mississippi, stappando così quel mefitico ingorgo.
E adesso? Adesso la carpa che avanza è un incubo per tutti. Il biologo Philip Willink del Field Museum di Chicago, spiega:
«È solo questione di tempo: quando la carpa arriverà ai Grandi Laghi sarà un disastro». Per ora l’insidiosissimo pesce naviga nelle acque dell’Illinois River, ma tracce di dna sono state già trovate nel Lago Michigan. Che fare? La Casa Bianca – Barack Obama si è svezzato politicamente proprio a Chicago – ha stanziato un piano da 78,5 milioni di dollari, potenziando le barriere elettriche e le battute di pesca. Ma non basta. La soluzione più sicura, come indica il New York Times, sarebbe la più drastica: la secessione fluviale … [leggi tutto]

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