Sindaco Chiamparino, metta da parte il fiasco di vino …

Il sindaco Chiamparino, ha lanciato la "Sfida" ai pensionati colpevoli di continuare a vivere e incassare un assegno mensile da morti di fame. A suo dire, ciò comporta un danno ai giovani precari, per colpa di questa situazione non riesce a sistemarsi …

Sindaco Sergio Chiamparino,  leggendo alcune affermazioni contenute nel suo recente libro, “La Sfida” (scritto all’osteria?’) e rilanciate dalla stampa, ci siamo chiesti se dietro quelle parole ci sia davvero la stessa persona sobria  che amministra la città di Torino, la città operaia, quella della Fiat e di tante imprese dell’industria, dell’edilizia e dei servizi, che hanno visto molte generazioni di lavoratori battersi per migliorare le proprie condizioni e quelle dei propri figli. Lavoratori che hanno faticato molto e che hanno condotto dure lotte per il lavoro e i diritti.
Oggi apprendiamo che anche Lei, signor sindaco, come tanti inqualificabili che governano questo paese, ha “scoperto” che la riforma del welfare e delle tutele per i giovani precari ai tempi della competizione mondiale, si fa togliendo il tozzo di pane ai pensionati per darlo alle nuove generazioni. La solita ricetta di chi scopre il vino al posto dell’acqua calda, insomma, di chi punta ad una redistribuzione della ricchezza tra morti di fame.
Sindaco Chiamparino, il fiasco di vino per una persona astemia (lei è astemia, vero?), può fare brutti scherzi. Si rende conto di quello che ha scritto nel suo libro? Ha attaccato quelli che hanno maturato il diritto di avere una pensione, sudata e pagata ogni mese per quarant’anni con il proprio lavoro, chi alla catena di montaggio, chi sui tetti, chi in fonderia, chi nelle concerie, e via elencando.
Sindaco Chiamparino tutti quelli che massacri nel tuo libro sono gli ex milioni di lavoratori, oggi divenuti pensionati morti di fame (forse non sa, signor sindaco, che le pensioni in Italia hanno perso negli ultimi anni circa il 30% del loro potere d’acquisto rispetto a quelle francesi, tedesche, inglesi?), che con 700, 800 euro il mese, continuano a pagare le tasse, molte medicine, aiutano figli e nipoti e si godono meritatamente questo welfare che tutto è tranne che un lusso.
Sindaco Chiamparino non è così che si aiutano i giovani, deve mettere da parte il fiasco di vino.  Smaltita la sbornia, è bene dare uno sguardo a quello che ha scritto. Lei vuole veramente candidarsi a governare il nostro Paese? Segua i consigli di Carla Cantone, Segretaria Generale Sp1-Cgil. Ha la ricetta giusta:
"Per fare uscire i giovani da una vita precaria non è dare addosso ai loro genitori con una pensione da morti di fame, deve combattere l’evasione fiscale, tassare maggiormente la grande rendita, far pagare il welfare in base al reale reddito percepito, ridurre i tanti sprechi, anche quelli delle comunità locali".
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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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2 thoughts on “Sindaco Chiamparino, metta da parte il fiasco di vino …

  1.  Siamo in campagna elettorale… si balla…. via col FANGO!!!

    Ma su questa strada altri anni di opposizione .. (Dura?!?) ;-D

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