Scoperto un comune conservante nei cereali per la prima colazione, aumenta la fame, promuove l’obesità

L’additivo presente nei cereali per la colazione potrebbe far sì che il cervello “dimentichi” di smettere di mangiare. Il butilidrossitoluolo antiossidante sintetico (indicato in Europa con la sigla E321) potrebbe rendere le persone più affamate e avere maggiori probabilità di aumentare il peso.
Lo studio sulle cellule staminali umane ha scoperto che un comune antiossidante aggiunto ai cereali per la prima colazione aumenta l’appetito e promuove l’obesità.
Il butilidrossitoluolo (BHT) in alimenti trasformati come i cereali per la colazione è incluso per ritardare lo sviluppo dell’irrancidimento che si avvia alla presenza di ossigeno, ma dallo studio è sospettato di essere un disgregatore endocrino, una classe di sostanze chimiche che interferisce con gli ormoni umani.

  • Test su tessuti intestinali coltivati da cellule staminali umane
    La ricerca degli effetti dei disgregatori endocrini nell’uomo è eticamente difficile, poiché condurre una prova sistematica di queste sostanze sulle persone, potrebbe danneggiarle. Gli scienziati del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles per misurare l’esposizione a diversi tipi di disordini endocrini hanno inventato un metodo che utilizza tessuti intestinali coltivati da cellule staminali umane.

I ricercatori oltre al BHT, hanno testato l’acido perfluorooctanoico (PFOA), usato nelle pentole e tegami antiaderenti, e la tributiltina (TBT), si trova in vernici che spesso finiscono nei corsi d’acqua e si accumulano nei frutti di mare. Gli scienziati hanno aggiunto queste sostanze chimiche ai tessuti intestinali per vedere il loro effetto.
Le tre sostanze chimiche hanno dimostrato di interferire con la produzione ormonale dei tessuti derivanti dalle cellule staminali, potrebbero influire sui segnali nervosi che l’intestino invia al cervello per segnalare quando smettere di mangiare.
Dhruv Sareen, direttore del Facility Pluripotent Induced Stem Cell Core presso il Cedars-Sinai Board of Governors Regenerative Medicine Institute, ha detto:
«Abbiamo scoperto che ognuno di questi prodotti chimici ha danneggiato gli ormoni che comunicano tra l’intestino e, il cervello, quando abbiamo provato a testarli insieme, la combinazione di stress era più robusto».
Il BHT ha avuto l’effetto più forte. Le sostanze chimiche hanno danneggiato il meccanismo della cellula per generare e trasportare gli ormoni dalla cellula. Inoltre hanno danneggiato i mitocondri delle cellule, le centrali elettriche responsabili di generare energia dal cibo.
Clive Svendsen, direttore dell’istituto ha aggiunto:
«Lo studio è un punto di riferimento che migliora notevolmente la nostra comprensione di come i disgregatori endocrini, possono danneggiare i sistemi ormonali umani e contribuire all’epidemia di obesità negli Stati Uniti».
I risultati sono pubblicati in uno studio della rivista Nature Communications.

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