Scoperto in una grotta sudafricana il disegno più antico fatto dall’uomo

Il piccolo frammento di pietra segnato con linee intersecanti di pigmento rosso ocra, risalente a circa 73.000 anni fa, è stato trovato in una grotta sulla costa meridionale del Sudafrica, rappresenta quello che gli archeologi hanno definito il più antico esempio conosciuto di disegno fatto dall’uomo.
I ricercatori hanno detto che il disegno astratto precede i disegni più vecchi e più noti di almeno 30.000 anni, somiglia vagamente al simbolo del “cancelletto” (#), è stato disegnato da cacciatori-raccoglitori (il loro sostentamento alimentare si basava unicamente dal prelievo di cibo e risorse alimentari dalla natura selvatica), periodicamente abitavano nella Grotta di Blombos che si affaccia sull’oceano Indiano, a circa 300 km a est di Città del Capo.
Il disegno anche se può sembrare rudimentale, è significativo: il fatto che sia stato disegnato tanto tempo fa suggerisce l’esistenza di moderne capacità cognitive nella nostra specie, l’Homo sapiens, in un periodo conosciuto come Mesolitico, l’età della pietra di mezzo.
Il disegno a tratteggio incrociato disegnato con l’ocra, un pigmento utilizzato dalla nostra specie risalente ad almeno 285.000 anni fa, consiste in un insieme di sei linee rette attraversate da tre linee leggermente curve. Il frammento di pietra a grana grossa misura circa 38,6 mm di lunghezza e 12,8 mm di larghezza.

Frammento di pietra con il disegno più antico fatto dall'uomo
Christopher Henshilwood archeologo dell’Università di Bergen in Norvegia e dell’Università di Witwatersrand in Sudafrica, ha condotto la ricerca pubblicata sulla rivista Nature, ha detto:
«La brusca interruzione di tutte le linee sui bordi dei frammenti indica che il disegno originariamente si estendeva su una superficie più ampia, probabilmente era più complesso e strutturato nella sua interezza che in questa forma troncata.
Esitiamo a chiamarla arte, sicuramente si tratta di un progetto astratto, ha avuto un significato per l’autore, probabilmente faceva parte del sistema simbolico comune compreso da altre persone di questo gruppo.
Altri reperti della Grotta di Blombos di età simile includono perle di conchiglie ricoperte di ocra e pezzi incisi con motivi astratti simili a quello disegnato sulla pietra. I reperti della Grotta di Blombos, risalenti a 100.000 anni fa, includono manufatti colorati con una vernice a base di ocra rossa.
Tutti questi ritrovamenti dimostrano che i primi Homo sapiens che hanno vissuto a est di Città del Capo, hanno usato tecniche diverse per produrre segni simili su supporti diversi. L’osservazione sostiene l’ipotesi che questi segni fossero di natura simbolica e rappresentassero un aspetto intrinseco delle capacità cognitive avanzate di questi primi Homo sapiens africani, gli antenati di noi tutti».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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