Scienziati inglesi riproducono intestino, per capire come funziona

Scienziati britannici hanno costruito il primo intestino artificiale al mondo, una sofisticata tecnologia che simula le fasi del processo della digestione umana. La componente strutturale del manufatto è stata realizzata con materiale metallico e plastico in grado di sostenere gli acidi e gli enzimi corrosivi che si formano nell’intestino umano.
Il Dr. Martin Wickham, spiega le caratteristiche del suo gioiello.
L’apparato digerente artificiale è strutturato in due sezioni. La parte superiore consiste in un imbuto dove vengono mescolati gli acidi dello stomaco e gli enzimi digestivi. Al termine del processo di mescolamento, il composto scende nella sezione inferiore, lungo un tubo metallico collegato a un contenitore trasparente (vedi foto).
Un software regola i parametri dell’intestino artificiale; per esempio, viene calcolato il tempo in cui il "cibo" rimane in un punto particolare dello stomaco di un adulto o di un bambino.
Diverso dai modelli precedenti dell’intestino, questo del Dr. Wickham comprende gli elementi  fisiologici di digestione, comprese le contrazioni dello stomaco nelle fasi della digestione umana.
Il sofisticato macchinario ha già attirato interesse commerciale da parte dell’industria. Un’azienda dolciaria desidera usarlo per esaminare se un biscotto può liberare sostanze nutrienti specifiche. Un altro gruppo desidera determinare se gli agenti inquinanti della terra che possono essere ingoiati dai bambini quando giocano all’aperto, possono essere assorbite dal corpo umano.
Il Dott. Peter Ellis, esperto di biochimica presso il "King’s College" di Londra, parla dell’importanza dello stomaco artificiale che permette di capire, per esempio, in quale punto dell’intestino la componente nutrizionale del cibo viene assorbita. Questo aiuterebbe a sviluppare alimenti "ad hoc" per il processo digestivo, una strategia importante per ridurre le malattie dell’apparato digerente con benefici per la sanità pubblica. Sapere come il glugosio viene rapidamente assorbito nella circolazione sanguigna, contribuirebbe a gestire meglio il diabete".
il Dr. Wickham, aggiunge: “La nostra conoscenza su che cosa realmente accade nell’intestino è ancora molto approssimativa, confidiamo in questo modello tecnologico, per colmare molte lacune, anche se lo stomaco è un organo straordinariamente complesso, e non tutte le sue funzioni possono essere riprodotte nell’intestino artificiale".
Con una capienza equivalente a metà formato di uno stomaco reale, quello artificiale "divora" approssimativamente meno di un chilo di alimenti. Il pasto più godibile che ha "ingurgidato" è stato la minestra di verdure.
Il dottor Wickham, sottolinea: "quello che ho progettato è così realistico che può dare anche di stomaco".
Liberamente tradotto da Newsyahoo

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Comments ( 2 )
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  • anonimo

    Noi siamo già allo studio della digestione….in altre parti del mondo devono ancora capire “COME MANGIARE”!!!!

    saccheggiatorcortese.splinder.com

  • Loreanne

    Caspita!!!! E’ stupefacente quante patologie può lenire questo intestino artificiale!!!!

    L’aspetto un pò inquietante è il pensiero delle componenti metalliche, ma nulla in confronto ai benefici che porterà, se sperimentato a larga scala e adeguatamente diffuso..!