Riforma delle pensioni, il regalo di Berlusconi alle attuali e future generazioni…

 Le pensioni e il disinteresse del Governo

Rita Ghedini senatrice PD scrive un interessante articolo sul futuro della pensione dei lavoratori destinati a subire pesantemente l’aggancio dell’età pensionistica vincolato all’aspettativa di vita e per i giovani d’oggi, in modo drammatico e devastante la riforma delle pensioni legata al sistema contributivo (quest’ultima già da adesso per chi lavora in modo stabile, riduce al cinquanta per cento il valore della rendita pensionistica su uno stipendio medio di 1000-1100 euro mensili).
E’ bene dirlo chiaramente il futuro dei lavoratori giovani e meno giovani è stato vergognosamente immolato per finanziare gli evasori fiscali, le cricche, il federalismo fiscale e le lobby industriali che sostengono Berlusconi. 

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Le pensioni e il disinteresse del Governo
  di Rita Ghedini
[Unità online Edicola del 25.08.2010, pag.21]

Sarà pure il 15° anniversario della Legge Dini, ma il dibattito di questi giorni sulla stampa intorno alle pensioni mi sembra un po’ surreale. Il fatto è che di pensioni si parla sempre in modo decontestualizzato. Cosa ne pensino i cittadini e le forze sociali organizzate è un dettaglio.
I dati riportati in questi giorni attengono due questioni: la sostenibilità della spesa pensionistica e l’adeguatezza del sistema previdenziale in rapporto all’andamento del bilancio dello Stato, da un lato; la consistenza delle pensioni, dall’altro.
Sulla prima questione, mi pare banale che si pretenda di valutare la sostenibilità del sistema, che ha evidentemente una correlazione diretta con l’andamento dell’economia con riferimento al 2009, «l’anno della crisi». Ma soprattutto non si può dichiarare sufficiente alla «stabilizzazione definitiva» l’aggancio automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita.
Il tema vero è quello dell’andamento dell’economia. Ma non c’è traccia di exit strategy nè negli interventi del Governo degli ultimi 18 mesi, nè tanto meno, negli intendimenti attuali: non mi pare che nei 4 o 5 punti sui quali il premier intende testare la tenuta della maggioranza di governo le politiche economiche e sociali siano considerate.
La seconda questione, quella dell’adeguatezza dei trattamenti pensionistici mi sembra affrontata con un approccio di mera presa d’atto dei dati. Nel giro di pochi anni, con il passaggio al «sistema misto» (in corso) e poi, definitivamente, al sistema contributivo il cd «tasso di sostituzione» della pensione, cioè la percentuale di reddito da pensione percepita rispetto allo stipendio medio scivolerà sotto il 50% In un Paese in cui gli stipendi medi si aggirano intorno ai 1000-1100 euro mensili!
Inoltre, le pensioni contributive saranno uno specchio fedele della carriera lavorativa di ciascuno: che succederà della loro consistenza in presenza di un costante aumento della disoccupazione giovanile e del lavoro precario, la cui copertura contributiva è, oltretutto, discontinua e ridotta rispetto al lavoro tradizionale?
Che ne sarà delle pensioni delle donne, già ora mediamente inferiori del 30% rispetto a quelle degli uomini?
Di fronte a questo quadro la sollecitazione che viene dal Presidente dell’Inps è: «promuoviamo la cultura della responsabilità nella gestione del patrimonio previdenziale; incoraggiamo i giovani alla previdenza complementare ». Ma di quali giovani parliamo? Del 30% di disoccupati? O di quelli, oltre 2 milioni, che non compaiono nemmeno sulle statistiche perché non studiano, non lavorano e il lavoro nemmeno lo cercano? Con quali risorse dovrebbero accantonare il «gruzzolo » che serve a proteggere la loro vecchiaia? Magari con quelle stesse che consentono loro di tirare avanti ogni giorno, cioè quelle dei genitori pensionati?

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7 thoughts on “Riforma delle pensioni, il regalo di Berlusconi alle attuali e future generazioni…

  1. A quelli del PD (x il quale voto) :
    invece di sparare sempre contro berlusconi, ritenendolo la causa di tutti i mali che ci affliggono, mali che sono dovuti a tutta la classe politica italiana, chi + chi-, facciamo un bel PROGRAMMA POLITICO SERIO, con la parte SVILUPPO in pole position e di seguito la parte SOCIALE, sul quale aggregare consensi da sinistra a destra, a tutto campo. Senza preclusioni o rincorse a voler cancellare quello che ha fatto il precedente GOVERNO. Siamo SERI ! Scordiamoci le RADICI (sbagliate, lo dice la storia) e pensiamo al FUTURO  di noi e dei ns FIGLI e NIPOTI. Per piacere. altrimenti va finire che i voti alle prossime elezioni saranno solo quelli che provengono dai soli candidati. "NOANTRI" ce semo rottiii !!!!!

  2. Ha ragione l'utente anonimo perchè anche l'opposizione ha la responsibiltà di questa situazione dei pensionati che riguarda solo chi ha un reddito certo però chiedo chi è stato sempre evasore fiscale al raggiungimento dell'età, la pensione di anzianità, prenderà la pensione sociale minima? Se la risposta è si prenderà circa 500 Euro ed i giovani che avranno versato tutti i contributi prenderanno la stessa cifra perchè la pensione contributiva la riduce del 50%. Poi tutti i politici non hanno la copertura per la loro pensione che è molto alta però di questo non si parla mai. E' tutta una fregatura.

  3. Possibile che non capiate che le attuali misure sono la conseguenza di cinquant’anni di lassismo: baby pensioni a 35 anni, calcolo retributivo sugli ultimi 10 anni (5 in precedenza)col risultato, per chi iniziando da apprendista è arrivato a fine carriera, poniamo,a livello quadro di considerarlo come fosse stato quadro per 40 anni. Senza contare i contributi figurativi per “strillonaggio” per un quotidiano politico in età imberbe (autocertificato)o supposte benemerenze resistenziali. Pensate prima di esternare a capocchia……

  4. Consiglio molto buono,. allenatevi tanto tanto al poligono che tra non molto tempo si farà sicuramente il tiro al piccione.

  5. ONDIVAGHI

    Da destra a sinistra al centro
    meretrici del potere
    possono andare dove vogliono
    e così fanno calpestando ideali
    ma angioletti ingenui, elettori
    mani congiunte e mimiche a stupori
    li seguono carponi ovunque

    E’ il popolo maitresse del casino
    che appende soprabiti e cappelli
    nella sala d’attesa del bordello
    per mance e parcelle di marchette

    Cornuti e palafrenieri
    anticipano intenzioni d’orgasmi
    e vendono vitelli grassi
    ancor prima che vacche copulano
    e al resoconto di mancata consegna
    al macello lamentano aborti di potere
    ————————————-
    Da:Destini E Presagi
    http://www.santhers.com

  6. Berlusconi, questa volta, non c’entra. La situazione attuale è stata creata dai sindacati (per il consenso) e dai politici (per i voti) che si sono susseguiti negli ultimi 40 anni. Costoro hanno rimandato sine die la riforma delle pensioni, in senso restrittivo, sulla pelle dei loro figli e nipoti fregandosene altamente. E non ho udito un solo mea culpa…………

  7. E inutile parlare non risolviamo nulla se non ci armiamo e li togliamo dallo strapotere che le abbiamo assegnato.

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