Riciclo: alberi di Natale trasformati in sexy lingerie! (foto)

Sophie Young è una designer francese ricicla gli alberi di Natale usati, trasforma gli aghi di pino e la corteccia in biancheria intima sexy morbida come la seta.
Il sito Do You Green descrive il tessuto come una sorta di viscosa (una fibra fatta da cellulosa rigenerata dalla polpa di legno degli alberi), similmente questo tessuto è rigenerato da aghi e corteccia di pino. Gli indumenti sostenibili si pensa siano più igienico per la quantità di aria che può circolare attraverso il tessuto. Poiché gli indumenti creati da Sophie Young sono costituiti da fibre naturali, più del cotone assorbono il doppio dell’umidità, contribuendo a mantenere a bada i batteri. Oltre a questo, il tessuto è colorato con tinture ecologiche, non tossiche, certificato con il marchio Oekotex, per garantire il consumatore da reazione allergica e presenza di dannose sostanze chimiche.
La collezione è prodotta in Francia e Tunisia, l’intero processo è affascinante, il legno dell’albero di Natale attraverso un trattamento con enzimi (lo stesso eco-metodo di fabbricazione utilizzato per il lino o la canapa) rompe le barriere strutturali in modo tale che le fibre naturali possano essere pettinate e filate per essere trasformate in tessuto liscio come la seta (clicca la foto per vedere altre immagini).

Do You Green lingerie

Lingerie: dalla crinolina ai tessuti traspiranti
Il concetto di lingerie come indumento visivamente accattivante è stato sviluppato durante la fine del XIX secolo. Lady Duff Gordona (nata a Sutherland il 13 giugno 1863, morta il 20 aprile 1935), meglio conosciuta con il suo nome d’arte Lucile è stata pioniera nello sviluppo di lingerie che ha liberato le donne dai più restrittivi corsetti.
Le donne nella prima metà del ventesimo secolo indossavano biancheria intima per tre motivi principali:
– per alterare la loro forma esteriore (prima con corsetti e poi con cinture o reggiseno);
– per motivi d’igiene;
– per pudore.
La biancheria intima femminile prima dell’invenzione della crinolina (era la sottogonna realizzata originariamente in tessuto rigido, imbottito di crine – da cui il nome -, dava la forma agli abiti femminili dell’Ottocento) spesso era molto grande e ingombrante.
I corsetti nel corso del tardo diciannovesimo secolo, sono diventati più piccoli, meno ingombranti e costrittivi, progressivamente sono stati soppiantati dal reggiseno, brevettato nel ventesimo secolo da Mary Phelps Jacob.
Le donne quando è scoppiata la prima guerra mondiale si sono trovate a svolgere lavori maschili, creando una domanda d’indumenti intimi più pratici. I produttori hanno iniziato a utilizzare tessuti più leggeri e traspiranti.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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