Ricetta del Fondo Monetario Internazionale: aumentare l’età pensionabile e tagliare le pensioni

Il Fondo monetario internazionale (FMI), dedica un’ampia analisi alle problematiche economiche collegate al fenomeno della longevità della popolazione mondiale, colpevole di vivere più a lungo del previsto. Ciò che lascia basiti è l’aggressività e la brutalità del FMI nel mettere in evidenza il problema dell’invecchiamento. Propone anche soluzioni di mercato per mitigare il “rischio”.

Il FMI nella sua recente analisi evidenzia che nei paesi dell’Europa occidentale, nel 1750, l’aspettativa di vita alla nascita è stata meno di 40 anni. Dal 1900, ha seguito un aumento lineare fino a toccare 80 anni nel 2010. Su scala globale l’aspettativa di vita è passata da 48 anni nel 1950 a 70 anni nel corso del 2011.
Ora, ciò che preoccupa e cambia i calcoli del Fondo monetario internazionale è la speranza di vita dopo i 60 anni: da questa età, in base alle proiezioni delle Nazioni Unite, entro il 2050, l’aspettativa di vita raggiungerà 26 anni nelle economie avanzate e 22 anni per i paesi in via di sviluppo. Ciò significa che il tasso dell’aspettativa di vita, migliorerà di un mese all’anno: riferito agli europei che nel 1910 vivevano fino a 60 anni, l’aspettativa di vita era di 15 anni, dopo un secolo è arrivata all’età di 24 anni.
Il FMI evidenzia che quando le persone vivono più a lungo, i paesi devono sostenere maggiori costi per pagare le pensioni e prestazioni per l’assistenza sociale: per affrontare questi oneri aggiuntivi, saranno costretti a moltiplicare il loro contributo. Riconoscere e mitigare tale rischio è un processo che deve iniziare ora.
Il FMI ritiene che sottovalutare l’incremento demografico della popolazione, in un equilibrio già di per sé indebolito, peserà “più del previsto” con il rischio di aggravare la vulnerabilità alle crisi.
Christine Lagarde, direttore generale del FMI, alla vigilia della riunione mondiale a Washington, ha detto:
“I paesi, quando necessario, dovrebbero aumentare l’età pensionabile in linea con la crescente speranza di vita, il consiglio è di impostare regole automatiche che facilitano questo processo. Il processo è dinamico: se l’aspettativa di vita aumenta di un anno, a sua volta, l’età di pensionamento dovrebbe essere ritardata in un anno.
E’ importante che le istituzioni che offrono le pensioni siano flessibili: se non è possibile aumentare le tasse o aumentare l’età pensionabile, potrebbe essere necessario revocare i benefici”.
In effetti, per l’istituzione diretta da Christine Lagarde, ritardare l’età di pensionamento prolunga il periodo di accumulo di risorse previdenziali e accorcia il periodo di utilizzo delle stesse.
Il FMI, d’altra parte, ha avvertito che se l’aspettativa di vita media nel 2050 aumentasse di oltre tre anni rispetto a quelli attualmente previsti, i costi dell’invecchiamento della popolazione, che sono già enormi, potrebbero aumentare del 50%.
La ricetta del FMI insieme alla Banca Mondiale, sarà presentata la prossima settimana dal 20 al 22 aprile a Washington, nella tradizionale riunione di primavera per analizzare il comportamento dell’economia globale.

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