Ecco i quattro candidati che potrebbero sopravvivere su Marte

Rebecca Mickol, astrobiologa del Centro Arkansas per lo Spazio e Scienze Planetarie presso l’Università di Arkansas è l’autrice di un recente studio su quattro specie di microbi tra gli organismi più semplici e più antichi della Terra, che sarebbero in grado di sopravvivere su Marte dove a causa della bassa gravità del pianeta, l’atmosfera marziana è estremamente rarefatta e completamente priva dei gas più leggeri.

L’origine della vita marziana
Rebecca Mickol e il suo team hanno pubblicato i dettagli dei loro risultati sulla rivista Origins of Life and Evolution of Biospheres (Origini della vita e dell’evoluzione delle biosfere), osservando che:
«In ogni angolo della Terra, ci sono microrganismi, è difficile credere che non siano presenti su altri pianeti o lune, questi quattro microbi noti come batteri metanogeni (Methanothermobacter wolfeii, Methanosarcina barkeri, Methanobacterium formicicum, Methanococcus maripaludis), questi microrganismi sono anaerobici, non richiedono ossigeno per la crescita, si sviluppano in terreni ricchi di CO2: sulla Terra producono metano, noto anche come gas naturale, in uno studio precedente, è stato rilevato nell’atmosfera marziana.
Uno dei momenti emozionanti per me è stato il rilevamento di metano nell’atmosfera marziana, sulla Terra, la maggior parte del metano è prodotta biologicamente da organismi passati o presenti, lo stesso potrebbe essere compatibile su Marte.
Il fatto che i batteri metanogeni, non ha bisogno di ossigeno e la fotosintesi significa che possono vivere appena sotto la superficie marziana, protetti dai forti livelli di radiazione ultravioletta sul pianeta rosso.
Lo studio ha testato la capacità di sopravvivenza di quattro specie di batteri metanogeni (Methanothermobacter wolfeii, Methanosarcina barkeri, Methanobacterium formicicum, maripaludis Methanococcus) in condizioni di bassa pressione che si avvicina a quella media della superficie marziana (6 mbar – 143 mbar) in un ambiente acquoso. Ciascuna delle quattro specie è sopravvissuta all’esposizione da tre a ventuno giorni a pressioni fino a 6 mbar.
La nostra ricerca è un importante trampolino di lancio per determinare se i batteri metanogeni possono metabolizzare attivamente / crescere in queste basse pressioni.
Il passo successivo della sperimentazione è di includere anche la temperatura, Marte è molto freddo, spesso le temperature raggiungono i -100° C durante la notte e, talvolta, nel giorno più caldo dell’anno, a mezzogiorno, la temperatura può salire sopra lo zero».

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