Proiettati nel futuro dell’assistenza sanitaria, ecco il dispositivo Smartphone per il test HIV (video)

L’umanità ha appena fatto un grande passo in avanti verso l’era del tricorder (in Star Trek, il tricorder medico era lo strumento che il dottor McCoy puntava su un paziente, ottenendo in pochi istanti la diagnosi). Un team di ricercatori della Columbia University ha sviluppato un dispositivo per smartphone che può eseguire il test per l’HIV, il test per l’infezione da sifilide inattiva, e attiva. Il dispositivo utilizzato in combinazione con un Smartphone ha solo un costo di produzione di 34 dollari (meno del costo di produzione di oltre 18.000 dollari per l’attrezzatura di laboratorio che svolge i test equivalenti). Il dispositivo è facile da usare, basta pungere il dito per ottenere un campione di sangue e avere i risultati in 15 minuti. E’ la prima volta che un dispositivo di questo tipo è in grado di replicare le prestazioni di un esame del sangue di qualità professionale.

Samuel K. Sia, professore associato d’ingegneria biomedica presso la Columbia Engineering, che ha guidato il gruppo di ricerca sostiene che il dispositivo cambierà il modo in cui l’assistenza sanitaria opererà in tutto il mondo:
«Il nostro lavoro mostra che un completo test immunologico effettuato in un laboratorio di qualità, può essere eseguito anche su un accessorio dello smartphone. L’accoppiamento del microfluido con i recenti progressi nel campo dell’elettronica di consumo permette di fare determinate diagnostiche basate su laboratori disponibili a quasi tutta la popolazione con accesso agli smartphone».
Il test sul campo è stato fatto in Ruanda con risultati notevoli, gli operatori sanitari dopo soli trenta minuti di addestramento sono stati in grado di utilizzare il dispositivo, eseguire le analisi del sangue, e registrare i risultati. Successivamente, il 97% dei pazienti ha detto che avrebbero raccomandato il dispositivo, principalmente per la velocità di consegna dei risultati.
Samuel K. Sia, ha aggiunto:
«Il nostro dispositivo smartphone presenta nuove funzionalità per una vasta gamma di utenti, dai fornitori di assistenza sanitaria, ai consumatori. Aumentando il rilevamento d’infezioni di sifilide, potremmo essere in grado di ridurre i decessi di 10 volte. E per lo screening su larga scala dove l’alta sensibilità del dispositivo con pochi falsi negativi è fondamentale, potremmo essere in grado di aumentare proporzionalmente i test HIV a livello comunitario, intervenire con l’immediata terapia antiretrovirale che potrebbe quasi fermare la trasmissione di HIV.
Il modo migliore per fermare la diffusione del virus HIV è attraverso la diagnosi precoce. La maggior parte delle persone che diffondono la malattia non sono consapevoli che sono infettate. Il trattamento precoce per l’HIV blocca la replicazione del virus, rallenta la distruzione del sistema immunitario e quindi la progressione della malattia, con una significativa probabilità di non diffonderla.
Siamo davvero entusiasti, i prossimi passi saranno quelli di portare questo prodotto sul mercato nei Paesi in via di sviluppo».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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