Prodotti a base di cioccolato ritirati in 10 paesi europei a causa dell’epidemia di Salmonella Typhimurium monofasica

Il focolaio di Salmonella Typhimurium monofasica in 10 paesi europei con 150 casi segnalati, che colpiscono prevalentemente bambini piccoli, è stato collegato a generi di cioccolato prodotti da una grande azienda multinazionale; nel febbraio 2022, dall’identificazione dei primi casi nel Regno Unito (UK), ha avuto luogo uno dei ritiri più estesi di prodotti di cioccolato nella storia commerciale europea.
Tenuto conto dell’avvicinarsi della Pasqua, della distribuzione capillare del prodotto e della vulnerabilità della popolazione colpita, la condivisione tempestiva ed efficace in tempo reale delle informazioni microbiologiche ed epidemiologiche è stata di fondamentale importanza nella gestione di questo grave incidente di origine alimentare.
Lesley Larkin e colleghi nella comunicazione pubblicata nella rivista Eurosurveillance, tempestivamente hanno descritto le indagini epidemiologiche e il coordinamento delle misure tra i paesi.

È stato identificato nel Regno Unito nel febbraio 2022 un piccolo cluster di legame singolo di polimorfismo a cinque nucleotidi singoli (SNP) di otto casi di infezione da Salmonella enterica subsp. enterica sierotipo Typhimurium (1,4,5,12:i:-) eBG 1, tipo di sequenza (ST) 34. Il cluster era insolito, con tutti i casi segnalati tranne uno di età inferiore a 10 anni, il ceppo ha dimostrato marcatori genotipici di un modello di resistenza antimicrobica insolito non comunemente osservato nel bestiame, negli alimenti o nei casi di malattie umane nel Regno Unito. Il cluster non era strettamente correlato a nessun altro ceppo britannico di Salmonella Typhimurium monofasica.
Interviste esplorative per la generazione di ipotesi, sono state effettuate con metodo antropologico a tempo indeterminato (non domande binarie sì/no), dopodiché è stato utilizzato un questionario mirato per affinare le ipotesi individuate attraverso le interviste esplorative, confermando un segnale forte per una specifica marca prodotti di cioccolato.
Germania, Svezia, Francia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Norvegia, Irlanda, Belgio e Spagna, a seguito della notifica del 17 febbraio 2022 del Regno Unito sulla piattaforma EpiPulse Food and Waterborne Diseases (FWD) del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), e un avviso del sistema di allerta e risposta precoce (EWRS) datato 25 marzo 2022, hanno segnalato casi confermati o probabili nei rispettivi paesi. Entro l’8 aprile 2022 erano stati identificati un totale di 150 casi confermati e probabili, con date di campionamento dei casi che vanno dal 21 dicembre 2021 (il primo caso nel Regno Unito) al 28 marzo 2022. Indagini epidemiologiche descrittive hanno dimostrato che i casi sono prevalentemente nei bambini piccoli. Il tasso di ospedalizzazione è stato del 42% dei casi per i quali erano disponibili informazioni, superiore a quello normalmente riportato nei focolai di salmonellosi e per i singoli casi di infezione da Salmonella Typhimurium monofasica. Sebbene ciò sia probabilmente influenzato anche dalle caratteristiche demografiche delle persone colpite, questo è un possibile indicatore di una maggiore gravità clinica dell’infezione in questo focolaio.
Le indagini sulla catena alimentare nei paesi colpiti hanno indicato che la maggior parte dei prodotti coinvolti nelle indagini epidemiologiche sono stati prodotti prevalentemente in un unico sito di produzione in Belgio, la stessa struttura dove nel dicembre 2021 era stato identificato il ceppo focolaio nell’attrezzatura per il trattamento dell’ingrediente del latticello.
Ora sulla base della forte evidenza epidemiologica descrittiva che coinvolge questi prodotti in questo focolaio, sui collegamenti identificati della catena alimentare, e sull’evidenza di contaminazione precedentemente identificata alla produzione, in tutti i paesi colpiti sono state intraprese azioni di gestione del rischio, compreso il ritiro di tutte le linee di prodotti confezionati nell’impianto di produzione e numerosi richiami di prodotti, supportati da avvisi di notizie e consigli per i consumatori, a partire dal primo richiamo nel Regno Unito e in Irlanda il 2 aprile, e poco dopo esteso ad altri paesi; con il progredire delle indagini dal 7 aprile sono stati effettuati anche richiami estesi in diversi paesi, hanno portato a ulteriori prove a sostegno di questi richiami. L’8 aprile le autorità belghe hanno interrotto la produzione nello stabilimento in Belgio.

Profilo multiresistente
Un aspetto sorprendente dell’epidemia è stato il profilo di resistenza multifarmaco del ceppo epidemico, in particolare per la resistenza alla Kanamicina e alla Gentamicina, e la presenza di  lincosamide  nucleotidiltransferasi, un determinante della resistenza alle lincosamidi, che in Europa sono relativamente rari per la Salmonella Typhimurium monofasica. Il ceppo epidemico è sensibile ai fluorochinoloni, all’azitromicina e alle cefalosporine di terza generazione, forniscono opzioni terapeutiche efficaci per i casi di infezione del flusso sanguigno, ma l’insolito profilo della resistenza antimicrobica AMR (si verifica quando i microrganismi sviluppano resistenza agli antimicrobici a cui sono esposti), ha fornito un’ulteriore caratteristica del ceppo epidemico che per l’accertamento del caso e la possibile generazione di ipotesi, potrebbe essere valutata da tutti i paesi nelle fasi iniziali di indagine.
La tempestiva notifica dell’individuazione dell’epidemia e dei risultati preliminari dell’indagine nel Regno Unito, seguita da una rapida collaborazione multipaese nella condivisione delle informazioni, è stata essenziale per il rapido avanzamento delle indagini sull’epidemia. Le informazioni epidemiologiche descrittive hanno fornito prove evidenti che implicano il veicolo dell’infezione, soprattutto se amalgamate a livello internazionale, consentendo alle autorità della salute pubblica e della sicurezza alimentare di intraprendere rapidamente i necessari controlli. Le successive informazioni sul rilevamento del ceppo epidemico nell’impianto di lavorazione coinvolto nel dicembre 2021 hanno fornito un’ulteriore conferma microbiologica del legame tra i prodotti dell’azienda e l’epidemia a livello europeo.

cioccolato Salmonella Typhimurium monofasica