Pollo con piume, carne e ossa nere, cambiamenti genetici alla base dell’evoluzione di nuove specie

I cambiamenti genetici alla base dell’evoluzione di nuove specie sono ancora poco conosciuti. Studi genetici negli animali domestici possono fare luce su questo processo, a causa della rapida evoluzione che hanno subito nel corso degli ultimi 10.000 anni.
Il nuovo studio descrive come un complesso riposizionamento genetico provoca un affascinante fenotipo nei polli.
Il riposizionamento genetico costituisce una copia in più di un frammento di DNA (duplicazione), un frammento di DNA mancante (soppressione), una copia invertita di un frammento di DNA (inversione) o di un frammento di DNA che è stato spostato in un posto nuovo (traslocazione). Un complesso riarrangiamento coinvolge due o più di tali modifiche. L’effettiva mutazione nei polli fibromelanotic comporta la duplicazione di due differenti sequenze di DNA situate in prossimità di ogni altro sul cromosoma 20 del pollo, dove una delle copie è stata anche traslocata e invertita (vedi illustrazione schematica allegata).
I ricercatori dell’Università di Uppsala, Università svedese di scienze agricole, North Carolina State University e National Chung-Hsing University, nello studio pubblicato su PLoS Genetics, hanno evidenziato la base genetica dell’iperpigmentazione cutanea o Fibromelanosis (FM), una caratteristica della razza cinese del pollo Silkie, comporta una massiccia espansione delle cellule del pigmento che rende nero non solo la pelle, la cresta, la carne ma anche gli organi interni e le ossa (vedi foto).
Polli simili nell’aspetto al Silkie sono stati descritti da Marco Polo quando ha visitato la Cina nel 13° secolo, hanno una lunga storia nella cucina cinese e la medicina tradizionale cinese.
La zuppa sana e gustosa, con pollo nero, conosciuto anche come il pollo silkie è una ricetta che esiste da oltre 1000 anni, è un super alimento perché è ad alto contenuto di antiossidanti come la carnosina. E’ deliziosa e facile da fare (vedi video).

Ben Dorshorst ricercatore responsabile dello studio ha detto:
«Abbiamo dimostrato che il cambiamento genetico che causa il fibromelanosis è un riarrangiamento complesso che porta a una maggiore espressione di endotelina 3, un gene che è noto per promuovere la crescita delle cellule del pigmento».
Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Leif Andersson del Dipartimento di biochimica e microbiologia dell’Università di Uppsala, ha già caratterizzato un certo numero di tratti in animali domestici, ha detto:
«Sta emergendo una chiara tendenza, i riarrangiamenti genomici hanno contribuito in maniera rilevante alla rapida evoluzione di animali domestici. Altri esempi includono il progressivo ingrigimento con l’età nei cavalli e mutazioni che interessano la dimensione e la forma della cresta nei polli. – Abbiamo buone ragioni per credere che tali riarrangiamenti  hanno svolto un ruolo efficace nell’evoluzione di altre specie, compreso l’uomo».
I ricercatori hanno studiato anche altre razze di polli in cui avviene l’iperpigmentazione cutanea o Fibromelanosis (FM), in particolare la razza Bohusln-Dals svarthöna della Svezia, hanno scoperto che tutte le razze fibromelanotic hanno portato a termine in modo insolito la stessa mutazione.
Il prof. Leif Andersson, in conclusione ha detto:
«Il risultato è coerente con prove aneddotiche, suggeriscono che questo pollo di razza svedese, secoli fa ha ereditato la pelle nera e il colore del tessuto connettivo interno da polli asiatici che sono stati portati in Norvegia da un marinaio che ha navigato lungo le rotte commerciali asiatiche.
E’ un bell’esempio di come gli esseri umani hanno distribuito una sola nuova mutazione, con un interessante effetto quando hanno sviluppato razze di animali domestici in tutto il mondo. E’ ovvio che gli esseri umani hanno avuto un forte affetto per la diversità biologica nei loro animali domestici».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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