Polemiche per l’utilizzo del cappuccio fatto indossare dalla polizia inglese a bambini e adulti disabili

Gli attivisti per i diritti umani hanno definito “crudele e pericolosa” la decisione della polizia metropolitana di estendere l’uso del cappuccio anti sputi e morsi in tutta Londra, affermano che i cappucci che coprono completamente il volto, violano i diritti dei detenuti.
La Commissione Indipendente per le Proteste contro la Polizia (IPCC) attualmente sta indagando l’utilizzo del cappuccio da parte della polizia britannica su Ik Aihie, un ragazzo di 20 anni, arrestato alla London Bridge nel luglio del 2016. Gravemente ferito, a terra era stato costretto dalla polizia a indossare il cappuccio anti sputi e morsi.
Il Metropolitan Police Service (Met) ha detto che dopo un programma pilota, dal 6 luglio 2017 ha autorizzato l’utilizzo del cappuccio nei centri di custodia della Capitale per impedire alle persone arrestate di “sputare e mordere” gli agenti.
La polizia ha sottolineato che il cappuccio anti sputi e morsi utilizzato correttamente è un dispositivo “efficace, proporzionato e necessario“.
L’organizzazione per i diritti umani Liberty ha criticato la misura punitiva come “primitiva, crudele e pericolosa”, ha accusato la polizia di voler utilizzare il cappuccio “senza valutazione e discussione pubblica”.
Martha Spurrier attivista dei diritti umani, direttrice di Liberty, ha chiesto perché il pubblico non è stato informato sull’uso dei cappucci, ha detto:
«Ci sono stati troppi casi di utilizzo del cappuccio su bambini e adulti disabili, hanno provocato enormi paure, umiliazioni e persino soffocamento. Ciò rende più inquietante vedere il Met parlare tranquillamente di applicare questa estrema misura in tutta la nostra città».
Amnesty International ha descritto i cappucci come “sacchi che limitano la respirazione e possono causare estremo disagio“.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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