Perché nel cuore della foresta amazzonica, hanno costruito una struttura più alta della Torre Eiffel?

La foresta amazzonica ha un impatto straordinario sul pianeta, producendo circa la metà di tutto l’ossigeno nell’atmosfera. Ora nel suo cuore tra giaguari, serpenti e alberi giganti è stata costruita una torre di ricerca scientifica più alta della Torre Eiffel, si chiama The Amazon Tall Tower Observatory (Atto) è alta 325 metri (clicca l’immagine per vedere altre foto).

The Amazon Tall Tower Observatory (Atto)
Il sito che la ospita è distante da qualsiasi presenza umana, a circa 150 chilometri da Manaus. La torre nella foresta pluviale è usata per studiare il clima che lo circonda, in gran parte incontaminato, per poter monitorare i cambiamenti chimici nell’aria, ciò potrebbe fornire nuova luce sul cambiamento climatico globale.
Antonio Manzi, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Amazzonica (Inpa) di Manaus (si trova nello Stato di Amazonas, il più esteso del Brasile, situato nella parte settentrionale del Paese), ha detto:
«Per la scienza, questa è una vasta e complessa parte del lavoro. Qui in Brasile, per rispondere a varie domande scientifiche, abbiamo avuto un grande e ben documentato interesse a costruire una torre per studiare meglio i meccanismi di superficie dell’atmosfera.
Il team di scienziati è impegnato su quattro linee di ricerca, inclusi i cambiamenti chimici in atmosfera, la formazione di nubi e più in basso l’effetto del riscaldamento globale sulla fotosintesi dalle piante. I ricercatori Inpa e quelli di Max Planck Institute in Germania, monitorando la variazione di dati sperano di vedere come il cambiamento climatico sta contribuendo a eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità».
Stefan Wolff, di Max Planck Institute, ha aggiunto:
«Lo Stato di Amazonas negli ultimi dieci anni ha superato due gravi inondazioni e due gravi periodi di siccità. In questo periodo in Amazonas ci sono trentanove distretti con quasi 320.000 persone in stato di emergenza a causa d’inondazioni annuali causate da aumenti dei livelli dei fiumi.
San Paolo del Brasile nel frattempo ha sofferto un periodo di siccità storico, alcuni l’hanno attribuito alla deforestazione nella foresta pluviale. L’aumento della temperatura genera più energia nell’atmosfera, quando ciò accade, una parte dell’energia è rilasciata con una forte pioggia, quindi c’è una grande probabilità che alcune piogge saranno ancora più pesanti».
Antonio Manzi ha detto:
«Forti venti nella foresta pluviale hanno causato la caduta di alberi. The Amazon Tall Tower Observatory (Atto) entrerà in funzione tra qualche mese appena saranno completate le installazioni di apparecchiature e ascensori.
La prima fase del progetto di 8,4 milioni di euro nel 2009 è stata quella di costruire sul sito a 145 km a nord di Manaus due torri alte 79 metri. Gli scienziati hanno scelto la posizione per la sua foresta incontaminata e la mancanza di sviluppo imminente, che potrebbe interferire con gli esperimenti.
La lontananza del sito comporta rischi particolari per gli scienziati e quelli che li devono raggiungere, perché è un ambiente di giungla, con serpenti e giaguari. Appena la struttura della torre sarà completata, due tecnici di manutenzione rimarranno sul posto, mantenendo i contatti con gli scienziati con il telefono satellitare.
The Amazon Tall Tower Observatory (Atto) integra la Torre Zotto in Siberia, costruita nel 2006 in collaborazione con l’Istituto Max Planck. I dati della torre giornalmente e in tempo reale saranno condivisi con gli scienziati dei due paesi.
Il progetto scientifico nel periodo di trent’anni osserverà i cambiamenti climatici e l’impatto. I risultati, si spera, saranno utilizzati per influenzare le politiche pubbliche».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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