Perché l’attrice Helena Bonham Carter si è fatta fotografare nuda con un tonno? (foto)

Helena Bonham Carter ha offerto il suo corpo nudo per una nuova stravagante campagna di sensibilizzazione per la vita marina nel Regno Unito. L’attrice in un’insolita manifestazione di sostegno a favore della Blue Foundation Marine, in una serie di foto appare nuda con un tonno obeso e un merluzzo. La talentuosa attrice come si vede in questo scatto fotografico un po’ bizzarro, con le gambe avvinghiate ha abbracciato un tonno obeso, ha chiuso gli occhi mentre era quasi a contatto a bocca a bocca con l’acquatico animale (clicca la foto per vedere altre immagini).

Helena Bonham Carter abbraccia il tonno in sostegno della vita marina
Helena sul suo coinvolgimento nella campagna di sensibilizzazione ha detto:
«Io sono una grande sostenitrice della tutela dell’ambiente marino. Sono davvero molto fobica sui pesci, così quando la mia amica Greta Scacchi mi ha chiesto di farmi fotografare nuda con un tonno di 27 kg, ero più preoccupata di toccarlo, più che essere nuda. Detto questo, ho superato i miei timori, alla fine della mattinata io e il tonno eravamo veramente incollati. Sarà il mio Valentino». (Helena lo scorso dicembre ha annunciato la separazione dal regista Tim Burton).
Il tonno obeso (Thunnus obesus), ha grande importanza commerciale, è pescato con varie tecniche in tutto il suo habitat. E’ catturato anche dai pescatori sportivi. In Giappone è molto apprezzato per la preparazione del sashimi.
Le popolazioni di tonno sono in decrescita, quelle dell’Oceano Pacifico (soprattutto lungo le coste asiatiche) sono le più colpite dalla sovrapesca, principale minaccia per questa specie. Il numero d’individui è calato del 40% in 15 anni. Per questo motivo la IUCN considera questa specie come vulnerabile.
Il Regno Unito attualmente ha la quinta più grande zona marina del mondo, il tonno è una delle molte specie sovrasfruttata. Helena Bonham Carter ha detto:
«C’è un nuovo movimento, guidato dalla Blue Foundation Marine per incoraggiare il governo a investire nella creazione di riserve marine, dove i pesci possono stare al sicuro dai danni della pesca su scala industriale e dove si possono rigenerare.
Tutti noi abbiamo la responsabilità di cercare di restituire il nostro mondo alla generazione successiva, nello stato in cui l’abbiamo ereditato, non in peggio. Sarebbe triste se nella nostra vecchiaia ci trovassimo a descrivere un tonno ai nostri nipoti come facciamo oggi con un dodo, l’uccello che si estinse rapidamente nella seconda metà del XVII secolo».
Il governo inglese in questo periodo per proteggere pesci, balene, tartarughe, uccelli marini e pinguini in territori d’oltremare britannici sta esaminando i piani per lo sviluppo di tre delle più grandi riserve marine del mondo intorno ai territori di Pitcairn nel Pacifico, Ascension nell’Atlantico e Georgia del Sud e Isole Sandwich nel Sud Atlantico.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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