Perché il morso del gatto è così pericoloso? (foto)

Molly Oswaks, scrittrice e redattrice freelance, ha raccontato di aver ricevuto sulla sua mano un morso giocoso dal suo piccolo gatto Franny, sembrava nulla di preoccupante, invece ….

«Domenica, ore 04:00 –  Sono a casa. Sto per mangiare i nachos, il mio piccolo gatto morde giocosamente la mia mano sinistra. Lavo la mano, non sembra nulla di preoccupante. Mangio i miei nachos e vado a dormire.

Domenica, ore 10:00 – Mi sveglio, la mia mano mi fa male come l’inferno, non la posso muovere per il dolore. E’ rossa e sembra un po’ gonfia. Ho riempito un sacchetto di plastica con il ghiaccio, l’ho messo nell’asciugamano che ho avvolto alla mia mano, poi ho dormito un po’.

Domenica, ore 12:45 – La mia mano fa veramente male. Vaffanculo.

Domenica, ore 15:05 – Questo è ridicolo. Cerco su Google: “morso del gatto sulla mano fa male“. Tutti i risultati indicano che i morsi del gatto sono terribili, devo andare immediatamente in ospedale. La prendo come un un’esagerazione di Internet. Ma, poi di nuovo …

Domenica, ore 15:20 – Fotografo la mia mano (vedi foto), allego l’immagine a una e-mail che invio al mio medico. Nella mail ho spiegato che il mio gatto ha morso la mia mano, mi fa male e quello che ho letto su Internet, mi ha spaventato.
Il mio medico mi contatta, dice di andare subito  al pronto soccorso. Ha già chiamato il NYU Langone Medical Center di New York City, per avvertire il pronto soccorso che sono in arrivo.

Domenica, ore 16:00 – Arrivo al pronto soccorso, guardano la mia mano è infiammata e gonfia. Prima di mandarmi a casa mi danno un antibiotico e alcune pillole per alleviare il dolore.

Lunedì, ore 23:00 – Sono in redazione nel bel mezzo del mio turno. Mi telefona Brent Rose, un collega di Gizmodo, mi chiede della mano, come mi sento. A questo punto la mia mano è molto più infiammata e gonfia e fa più male. Rispondo che non va bene. Ho la febbre.
Brent mi dice di tornare al pronto soccorso.

Lunedì, ore 00:00 (mezzanotte) – Sono tornata al pronto soccorso. Mi prelevano il sangue, guardano la mia mano. Attendo un po’ di tempo. Mi ricoverano in ospedale, mi hanno dato una stanza privata.

Martedì, ore 01:15 -Mi sistemo in camera, mi hanno messo una flebo, nella mia vena scorrono antibiotici. Mi hanno dato più pillole  antidolorifiche.
Medici e infermieri per tutta la notte entrano ed escono dalla mia stanza, misurano la pressione, prelevano il sangue, osservano la mia mano.

Martedì – Mi dicono che se il gonfiore non scende, devo subire un intervento chirurgico. Ad un certo punto della giornata, ricevo la visita del  team di chirurghi ortopedici, hanno avvolto la mia mano e il braccio in un bendaggio nella speranza di far diminuire il gonfiore. Hanno aggiunto un secondo antibiotico alla mia flebo. Per lo più, dormo.

Mercoledì  – Mi sveglio famelica, in previsione dell’intervento chirurgico non mangio dalle 22:30 della scorsa notte. Non sono ancora sicuri se dovranno fare l’intervento, quindi devo solo aspettare. A stomaco vuoto.

Mercoledì, ore 02:00 – Mi hanno detto che sicuramente nel giro di un’ora sarò sottoposta a un intervento chirurgico. Il gonfiore non è andato giù, anzi, sembra che possa essere sempre peggio, temono che se non vanno a eliminare una parte del gonfiore, i tendini della mia mano possono andare incontro a danni permanenti.

Mercoledì, ore 03:30 (intervento chirurgico). Mi sveglio dall’anestesia intorno alle ore 18:30. La morfina che mi danno come analgesico per il trattamento del dolore, mi fa sentire molto simile a Neely una delle tre  ragazze nel film “La valle delle bambole“.

Resto in ospedale fino al giovedì, mi dimettono il venerdì.
Il lunedì successivo sono andata dal chirurgo ortopedico per la medicazione. Mi ha spiegato cosa hanno fatto durante l’intervento. Hanno praticato due incisioni sulla mia mano: una tra il pollice e il dito indice, l’altra sulla parte superiore della mia mano nella zona del morso.
Incisa la mano, l’hanno trovata compromessa dalla tenosinovite, la guaina tenosinoviale dei tendini dei muscoli flessori della mano era stata distrutta dall’infezione causata dal batterio chiamato Pasteurella. La guaina del tendine sembrava un mucchio di carta velina bagnata. Hanno dovuto raschiare tutto, un processo chiamato tenosinovectomia.
La prossima settimana toglierò i punti. Il prossimo mese e mezzo, due volte la settimana farò terapia per recuperare la funzionalità della mano.
Ho scritto questo post utilizzando la funzione dettatura di Mountain Lion (funziona a meraviglia, a quanto pare). In questi giorni sto scrivendo con la mano destra, la mano morsa dal gatto è bloccata.
In conclusione, è bene sapere che l’80% dei morsi del gatto infetta. Le infezioni sono così brutte perché i denti del gatto sono stretti e lunghi, si comportano come aghi, iniettano i batteri in superficie e in profondità».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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