Per raggiungere la p…

Per raggiungere la piccola cittadina di Kitty Hawk,in North Carolina, ho utilizzato la nave e il treno ed ho impiegato circa 40 giorni per giungere a destinazione. Sono amico dei due fratelli Wright, Will e Orville, a cui ho fornito materiale di studio che ho fotocopiato dal Museo delle Scienze di Leonardo da Vinci per aiutarli a realizzare la loro macchina per volare. Per ringraziarmi i due fratelli Wright, mi hanno invitato a Kitty Hawk, per rendermi partecipe alla loro impresa: il primo volo effettuato dall’uomo con una macchina a propulsione fornita di un motore e dalle eliche.
Sarò io a testimoniare la veridicità di questa prova e la dovrò testimoniare scrivendo sul mio giornale, tutto quello che accadrà in questa giornata storica, sperando di farla leggere, tra gli altri a Giuseppe Granieri, Personalità Confusa, Matellini e Gianluca Neri.
Così quando ho ricevuto il telegramma inviatomi dai fratelli Wright, anche se ero conscio che il viaggio per raggiungerli in America, non sarebbe stato comodo, non ho declinato l’invito, felice di partecipare a questo evento straordinario.
Sono arrivato a Kitty Hawk, alle ore 04,15 locali di oggi 17 dicembre 1903, e la prima cosa che ho fatto appena arrivato è stata quella di svegliare i due Fratelli Wright. Sono entrato nel piccolo hangar è ho urlato a raffica: buongiornooooooo, svegliaaaaaaaaa, sono arrivatooooooo. Ho visto i due fratelli Wright, sollevarsi a razzo, dalle due brande e raggiungere per lo spavento, i quattro metri di altezza, per ricadere pesantemente sulle due brande, dopo essere rimasti sospesi nel vuoto per circa 2 minuti. "Fuck Fede" è stata la prima cosa che mi hanno detto e subito dopo mi hanno abbracciato affettuosamente, felici di vedermi.
Ragazzi, sono arrivato sin qui perché sono convinto che oggi riuscirete a far volare il vostro trabbiccolo. Riporterò fedelmente l’avvenimento e in giornata, la notizia farà il giro del mondo. Sono contento che avete seguito il mio consiglio e avete rinunciato a far volare con voi il "pilota(to)" Emilio Fede; per qualche mese lo lasceremo a terra. Per lui ho riservato un volo altrettanto storico, quello che tra qualche mese lo porterà nella stratosfera a cavallo di un pallone aerostatico, per ricadere pesantemente al suolo, appena il Silvio’s terminerà di soffiare per tenere in aria il "pallone gonfiato".