Paziente dopo il trapianto di midollo osseo scopre che il suo DNA è stato sostituito da quello del suo donatore

È accaduto a un uomo, dopo un trapianto di midollo osseo per curare la leucemia mieloide acuta, in seguito ha scoperto che il DNA nel suo sangue e nel suo seme era stato sostituito da quello del suo donatore.
Chris Long, che vive a Reno, in Nevada, era stato invitato a testare il suo sangue dal collega Renee Romero che lavora nel laboratorio del crimine del dipartimento dello sceriffo della contea di Washoe.
Renee Romero aveva sospettato che il DNA del sangue di Chris Long potesse cambiare, dato che doveva sottoporsi a un trapianto di midollo osseo con l’obiettivo di sostituire il sangue malato con sangue sano. Lo esortò a farsi prelevare campioni di DNA da varie parti del corpo prima dell’intervento in modo da poterli confrontare con i campioni prelevati in seguito.

Quattro anni dopo il trapianto di midollo osseo
Il laboratorio del crimine quattro anni dopo il trapianto di midollo osseo ha scoperto che non era solo il sangue di Chris Long a contenere il DNA del suo donatore, ma anche i campioni prelevati dalle sue labbra e dalle sue guance, e con grande sorpresa, tutto il DNA nel suo seme era quello del suo donatore.
I medici e gli esperti forensi sanno da qualche tempo che alcune procedure mediche possono portare al chimerismo genetico (genera un organismo composto di cellule originate da individui diversi), ma esattamente dove il DNA appare nel corpo di un donatore – di là dal sangue – è stato raramente studiato in termini di potenziali implicazioni criminali.
Ogni anno decine di migliaia di persone ricevono trapianti di midollo osseo e, sebbene sia improbabile che qualcuno di loro sia coinvolto in un crimine, la possibilità che possa esserlo ha interessato a lungo i colleghi di Chris Long che lavorano nel laboratorio criminale del dipartimento dello sceriffo.

Potenziali implicazioni per gli analisti forensi
Gli analisti forensi quando indagano su un crimine generalmente ipotizzano che qualsiasi prova raccolta sulla scena del crimine riguardante un singolo autore avrebbe un unico set identificativo di DNA, anziché due.
Renee Romero quando ha saputo che Chris Long doveva sottoporsi a un trapianto di midollo osseo, ha visto l’opportunità di indagare e gli ha detto:
«Dobbiamo tirarti fuori dai guai prima che tu abbia questo trapianto, è importante vedere come il DNA può prendere il controllo del tuo corpo».
Chris Long accettò il prelievo di campioni di DNA da varie parti del corpo. Il suo sangue dopo appena quattro mesi dal trapianto era stato sostituito dal sangue del suo donatore; non solo, anche tra tutti i campioni raccolti da altre parti del suo corpo, unicamente il DNA nel petto e nella testa era ancora il suo.
I ricercatori del laboratorio criminale hanno scoperto che a quattro anni dal trapianto di midollo osseo, anche il DNA dello sperma di Chris Long era stato completamente sostituito da quello del suo donatore. Tra i colleghi di Chris Long del laboratorio del crimine, Darby Stienmetz, investigatore criminale ha detto:
«Siamo rimasti sbalorditi dal fatto che Chris Long non fosse più presente».
Il collega Brittney Chilton ha fatto notare:
«Gli investigatori potrebbero essere ingannati da un paziente sottoposto a trapianto di midollo osseo che reagisce in modo simile a Chris Long e continua a commettere un crimine. Avevo già saputo di questi casi quando ho iniziato la mia ricerca sul chimerismo».

Casi di chimerismo
La questione è stata scoperta nel 2004, dopo che il DNA è stato lasciato sulla scena di un crimine in Alaska, corrispondeva a quello di un detenuto. Tuttavia, al momento del delitto, il condannato era in prigione. È emerso che aveva ricevuto un trapianto di midollo osseo dal fratello, che è stato arrestato e condannato.
La confusione è sorta anche nel 2008, in seguito a un incidente stradale a Seoul. Si è scoperto che l’uomo aveva sangue che conteneva DNA femminile, reni contenente DNA maschile e una milza che conteneva un miscuglio di entrambi. È stato scoperto in seguito che l’uomo aveva ricevuto dalla figlia un trapianto di midollo osseo.
Tutte le persone coinvolte nel caso di Chris Long concordano sul fatto che lui è un caso vivente di una chimera e che è impossibile dire quante altre persone rispondono ai trapianti di midollo osseo nel suo stesso modo. È per questo che gli analisti forensi potrebbero considerare questa possibilità nei casi in cui i risultati del DNA non sembrano corrispondere.
Chris Long spera nel prossimo viaggio di incontrare il suo donatore che vive in Germania in modo da poterlo ringraziare per avergli salvato la vita.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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