Parigi, spettacolare facciata a giardino verticale di Patrick Blanc (foto)

Martedì, 10 settembre 2013, nell’ambito del Paris Design Week (9-15 settembre 2013), sarà inaugurato l’Oasis D’Aboukir di Patrick Blanc. E’ un enorme giardino / parete verde verticale (vedi foto) del tipo che l’artista e ricercatore botanico ha installato, sviluppato e perfezionato con il suo Mur Vegetal (Parigi) nel 1986.
Patrick Blanc soprannominato “The Green Man”, probabilmente è l’inventore del muro verde, con le sue magiche ambientazioni interne ed esterne intorno al mondo ha collaborato con i migliori architetti come Andrée Putman, Jean Nouvel, Herzog & de Meuron, Renzo Piano e César Pelli.
Patrick Blanc a proposito di questo progetto ha detto:
«Sono molto felice di contribuire al benessere e alla consapevolezza ambientale tra i residenti di un quartiere storico nel cuore di Parigi. L’installazione è stata creata in condizioni ottimali in appena sette settimane e ha goduto dei migliori tempi per la semina che sono marzo e aprile».
Patrick Blanc rispettoso dell’ambiente, appassionato di biodiversità, è costantemente alla ricerca di nuove piante con cui dipingere le sue titaniche tele. Ha detto:
«Nella mia carriera ho realizzato pareti nel deserto (Bahrain), ad alta quota in Sydney (150 m) e Kuala Lumpur (200 metri). L’Oasis D’Aboukir è unica nel suo genere con gli spazi più difficili per vivificare. Si tratta di un’iniziativa privata, anche se il suo effetto positivo sullo spazio pubblico è innegabile grazie a 7.600 piante, che rappresentano 237 specie e varietà che coprono 250 metri quadrati di un alto timpano di venticinque metri (verticale di supporto) a parete.
La parete si affaccia su uno spazio pubblico (letteralmente è stata descritto come “fossilizzato”, duro, freddo, grigio e senza vita), triangolare delimitato da Montorgueil, Reaumur Sebastopol e Great Boulevards. E’ stata creata anche una piccola piazza per seguire una tendenza mondiale verso la progettazione di spazi urbani per i pedoni (spazi che nella maggior parte delle città nel ventesimo secolo sono stati sottratti dalle auto). La parete senza occupare preziosa metratura urbana a livello del suolo, è in grado di:
– assorbire l’eccesso di acqua piovana prima che sommerga il sistema fognario della città;
– produrre ossigeno per la città per contrastare inquinamento e smog;
– mitigare la temperatura all’interno e all’esterno della parete;
– svolgere la funzione di un punto focale di un nuovo luogo di ritrovo e di bellezza per il quartiere.
L’ultimo progetto che Patrick Blanc ha realizzato per il pubblico parigino è stato “Plant Folies” per l’Espace Electra nel 2006. E’ stato ben accolto, ottenendo un record di partecipazione di 135.000 visitatori.
La sua installazione per il Musée du Quai Branly a Parigi vanta una lussureggiante parete verde alta 12 metri, lunga 198 metri.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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