Ottawa rivela il piano per accogliere 500.000 immigrati all’anno entro il 2025

Il piano per aumentare l’immigrazione arriva mentre il Canada affronta la carenza di manodopera. Il governo federale sta pianificando un massiccio aumento del numero di immigrati che entrano in Canada, con l’obiettivo di portare 500.000 persone nel 2025.
Sean Fraser ministro dell’Immigrazione ha rivelato i nuovi obiettivi, affermando che la strategia è necessaria per garantire la prosperità economica del Canada. L’annuncio segnala un aumento significativo rispetto ai 405.000 immigrati giunti in Canada l’anno scorso e ai 465.000 previsti per l’anno prossimo.
Le industrie canadesi stanno affrontando una significativa carenza di manodopera, circa un milione di posti di lavoro sono vacanti in tutto il Canada. Il nuovo piano pone l’accento sull’aumento del numero di immigrati che nei prossimi tre anni saranno ammessi in base alle loro capacità lavorative o all’esperienza. La notizia arriva dopo che i nuovi dati del censimento pubblicati il mese scorso hanno rivelato che gli immigrati e i residenti permanenti rappresentano ora il 23% della popolazione, un massimo storico.
Statistics Canada (è l’ufficio statistico nazionale. L’agenzia garantisce ai canadesi l’informazione chiave sull’economia, la società e l’ambiente del Canada di cui hanno bisogno per operare efficacemente come cittadini e decisori), ha affermato che gli immigrati recenti – quelli arrivati tra il 2016 e il 2021 – sono in media più giovani del resto della popolazione canadese, sono stati fondamentali per ricoprire molte attività nel mercato del lavoro canadese.
Gli immigrati dal 2016 al 2021 hanno rappresentato i quattro quinti della crescita della forza lavoro canadese, un’ampia quota di immigrati recenti è stata selezionata per la loro capacità di contribuire all’economia canadese.
Recentemente più della metà degli immigrati – 748.120 degli 1,3 milioni ammessi in Canada tra il 2016 e il 2021 – sono entrati in Canada nella categoria economica.

Carenza di manodopera
Il Business Council of Canada (BCC) è una delle più potenti organizzazioni canadesi di difesa delle imprese. I suoi membri sono amministratori delegati che rappresentano oltre 150 grandi società, promuove le politiche neoliberiste (inclusi accordi di libero scambio, tagli alle imposte sulle società, deregolamentazione e austerità), ha svolto un ruolo influente nelle politiche pubbliche sin dagli anni ’70, ha accolto con favore l’annuncio del governo federale, affermando che i datori di lavoro in tutto il Canada stanno lottando per trovare posti di lavoro. Ha affermato in una dichiarazione ai media di voler vedere aumentare il numero di immigrati ammessi nella categoria economica da poco più della metà al 65% del totale.
Goldy Hyder presidente e CEO del Business Council of Canada (BCC), in una dichiarazione ai media ha affermato:
«Ogni lavoro che non viene riempito rappresenta una persona in meno che contribuisce alla crescita economica del Canada e una persona in meno che paga le tasse per sostenere l’infrastruttura sociale del Canada».
Immigration, Refugees and Citizenship Canada (Immigrazione, rifugiati e cittadinanza Canada) è il nome del dipartimento federale canadese che facilita l’arrivo degli immigrati, fornisce protezione ai rifugiati e offre programmi per aiutare i nuovi arrivati a stabilirsi in Canada. Inoltre, concede la cittadinanza e rilascia documenti di viaggio (come passaporti) ai canadesi. Il dipartimento ha affermato che non sarà all’altezza della richiesta del Business Council of Canada (BCC) poiché fissa il suo obiettivo per gli immigrati economici al 60% del totale annuo entro il 2025.
Business Council of Canada (BCC) in un recente sondaggio interno tra i suoi associati ha rilevato che:  il 67% aveva annullato o ritardato grandi progetti perché non riusciva a trovare lavoratori; il 30% ha riferito di essere stato costretto a trasferire il lavoro al di fuori del Canada.

Ricongiungimento familiare e rifugiati
Ottawa prevede un aumento più moderato del numero di immigrati per il ricongiungimento familiare, da circa 106.000 nel 2023 a circa 118.000 nel 2025. Il governo federale ha anche affermato che ridurrà moderatamente il numero di rifugiati in arrivo in Canada da oltre 76.000 nel 2023 a poco meno di 73.000 nel 2025.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nonostante tale diminuzione, ha accolto con favore l’annuncio del governo federale, dicendo che applaude “alla leadership canadese sul reinsediamento dei rifugiati”.
Rema Jamous Imseis, rappresentante dell’UNHCR in Canada, in una dichiarazione ai media ha affermato:
«L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati accoglie con favore il continuo impegno del Canada per il reinsediamento dei rifugiati come parte del suo piano generale di crescita dell’immigrazione. I rifugiati hanno bisogno di soluzioni salvavita come il reinsediamento e danno anche importanti contributi all’economia canadese e al tessuto delle nostre comunità».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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