Olocausto – Foto per non dimenticare

Foto di Mania Halef, bambina ebrea di due anni, assassinata dalle SS durante le esecuzioni di massa a Babi Yar, nel settembre 1941.

Babi Yar è il nome di un fossato nei pressi della città ucraina di Kiev. Durante la seconda guerra mondiale fra il 29 e il 30 settembre del 1941, nazisti e collaborazionisti ucraini massacrarono 33.731 civili fra ebrei, zingari e slavi.
« Non c’era modo di schivare o sfuggire ai colpi brutali e cruenti che cadevano sulle loro teste, schiene e spalle da destra e sinistra. I soldati continuavano a gridare: “Schnell, schnell!” (In fretta! in fretta!) ridendo allegramente, come se stessero guardando un numero da circo; trovavano anche modi di colpire ancora più forte nei punti più vulnerabili: le costole, lo stomaco e l’inguine».
Olocausto, per non dimenticare.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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13 thoughts on “Olocausto – Foto per non dimenticare

  1. Ho appena avuto una discussione su un certo razzismo imperante in Italia.. le cui conseguenze potrebbero essere ben rappresentate dalle foto che linki: andrebbero fatte vedere tutti i giorni!

    Un saluto, Lisa

  2. CHE DOLORE PROFONDO VEDERE QUESTE FOTO,NN SI RIESCE A FARE COMMENTI ,SOLO SI PROVA UNA TREMENDA ANGOSCIA E VERGOGNA A PENSARE CHE L’ESSERE UMANO HA IMPARATO POCO E NIENTE DA TUTTO QUESTO ORRORE

  3. Non esistono parole per descrivere l’orrore che l’uomo è stato in grado di compiere. L’unico senso che si può dare é veramente quello di un monito universale e di un richiamo a tutti al rispetto del valore della vita.

  4. Comicomix, grazie per il commento che hai lasciato su OK :-).
    Lisa72 E’ vero, bisogna tenere in mente gli orrori ed errori che sono stati commessi per non trovarci in simili situazioni. E’ assurdo aver a che fare con qualcuno che vuol giustificare gli orrori e massacri che sono stati compiuti, purtroppo quando un certo tipo di giornali e televisioni fomentano l’odio e la violenza è facile manipolare i cervelli bacati di persone ignoranti, violente e razziste. Ciao, grazie per il commento.
    #3 #4, grazie per i vostri commenti.

  5. molto importante ricordare o guardare per la prima volta queste foto dure ma necessarie.Perchè il male può sempre ritornare.Guardate la foto dei nazistai che impediscono di comprare in un negozio gestito da ebrei.L’inizio della fine comincia lì..

    Grazie, Patti.

  6. Bisogna parlare di tutte le brutalità commesse dall’uomo sull’uomo che sono state innumerevoli e che sono sempre più pesanti da accettare con la progressiva presa di coscienza dei diritti inalienabili dell’umanità. Ritengo però che non sia ammissibile e sia ideologicamente strumentale voler equiparare shoah (e non olocausto, non è stato un sacrificio religioso) e foibe.

  7. sono stato ad auswitz dovremo andare tutti per ricordare delle atrocita lndescrivibili del nazismo

  8. bellissimo post. peccato che letto quello, mi sia ritrovato davanti un post sugli origami… è stato un cambiamento MOLTO repentino di tono e argomento…

  9. Avevo già letto più volte questo post appena l’avevi pubblicato, ma non sono riuscita a trovare le parole per commentare.

    Anche ora, continuo solo a guardare il viso della bambina, gli occhi, il sorriso e la bambola che tiene in mano…

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