Olimpiadi di Tokyo: allenamento con restrizione del flusso sanguigno per aumentare le prestazioni

Gli atleti durante la preparazione per essere al top a volte ricorrono all’uso di metodi particolari per ottenere anche i più piccoli miglioramenti nella loro forma fisica e nelle prestazioni, ad esempio tra gli atleti dopo gli allenamenti è prassi comune immergersi in acqua ghiacciata e sottoporsi anche alla coppettazione. Recentemente molti atleti partecipanti alle Olimpiadi di Tokyo, come la wrestler Kayla Miracle durante gli allenamenti (vedi video), sono stati visti indossare bracciali, lacci o knee wraps attorno ai muscoli di braccia e gambe, una pratica nota come allenamento con restrizione del flusso sanguigno (BFR).
L’allenamento con restrizione del flusso sanguigno (in seguito è abbreviato in allenamento BFR), vede gli atleti indossare un bracciale o una fascia intorno ai loro muscoli (non dissimile dal tipo di bracciale utilizzato per misurare la pressione sanguigna), riduce il flusso di sangue al muscolo, con conseguente minor trasporto di ossigeno alle cellule muscolari. L’ossigeno poiché è necessario per aiutare i muscoli a recuperare, quando è limitato, aumenta il tempo di recupero dopo l’allenamento. Ciò significa che il corpo richiede uno sforzo maggiore per lavorare, tanto che anche durante un allenamento meno intenso, gli esercizi diventano più difficili perché c’è più fatica.
Il bracciale al termine dell’allenamento è rimosso, permette al sangue di affluire alle cellule muscolari, ciò è stato progettato per accelerare il recupero post-allenamento e i livelli di fitness. Gli attuali elementi di valutazione su questi bracciali sono convincenti, spiegano perché il loro utilizzo sta diventando un metodo sempre più popolari tra gli atleti professionisti.
È stato evidenziato che per gli atleti per i quali la forza muscolare è importante, come per il lancio del martello o per i lottatori, la loro prestazione con l’allenamento (BFR) aumenta di circa il 6-19%. Si ritiene che questo accada perché l’allenamento (BFR) aumenta la quantità di proteine utilizzate dal corpo, e le proteine sono necessarie per aiutare il corpo a cambiare e sviluppare muscoli e forza.
L’allenamento (BFR) ha anche dimostrato di portare benefici agli atleti impegnati in discipline di resistenza come la corsa o il ciclismo. La resistenza consiste nel riuscire a far circolare abbastanza ossigeno ai muscoli che ne hanno bisogno. È stato dimostrato che l’uso di allenamento (BFR), porta il corpo a sviluppare ulteriori vasi sanguigni, ciò aiuta ad aumentare la velocità del flusso di sangue ai muscoli.
È lo stress sui vasi sanguigni che alla fine aiuta il corpo a sviluppare altri vasi sanguigni, più vasi sanguigni significa più sangue ricco di ossigeno che va ai muscoli, ossigeno che è necessario per il recupero e anche le prestazioni, idealmente significa che in gara un atleta avrà prestazioni migliori.
L’allenamento (BFR) insieme all’allenamento di resistenza, aumenta anche la dimensione e il numero di mitocondri che circolano nel corpo (generano la maggior parte dell’energia di una cellula). Ciò migliora l’utilizzo da parte del corpo del glicogeno (è un carboidrato costituito da molte molecole di glucosio collegate tra loro. Il glucosio è, nel corpo, la principale fonte di energia per muscoli, cuore compreso, e cervello. Tutto il glucosio che non viene immediatamente utilizzato per la produzione di energia è tenuto in riserva nel fegato, nei muscoli e nelle reni sotto forma di glicogeno e viene rilasciato quando il corpo ne ha necessità), portando in definitiva a migliori prestazioni atletiche di resistenza.

Sforzo olimpico
È evidente che per gli atleti olimpici e paralimpici, anche i più piccoli miglioramenti nelle loro prestazioni possono fare la differenza tra una medaglia d’oro e l’ultimo posto. Il problema è che più una persona è in forma attraverso anni di accumulato allenamento, minori sono i miglioramenti nella forma fisica, esempio di questo può essere visto nel rallentamento delle prestazioni personali degli atleti man mano che invecchiano.
Ogni atleta per entrare fisicamente in forma deve subire degli adattamenti fisiologici (ad esempio, la dimensione di un muscolo che aumenta con l’allenamento della forza o il cuore che aumenta la dimensione con l’allenamento della resistenza), ma questi adattamenti – che sono influenzati dall’intensità, dalla frequenza e dalla durata dell’allenamento -, sono fondamentalmente influenzati dal recupero dopo l’attività fisica. Il recupero è la fase in cui si verificano gli adattamenti, se non è sufficiente, l’adattamento è ridotto.
L’allenamento genera fatica, la quantità di fatica che è prodotta determina l’entità dell’adattamento, ma bisogna anche dare ai muscoli il tempo di adattarsi e recuperare: in altre parole, la fatica più il recupero è uguale al miglioramento della forma fisica. L’allenamento (BFR) provoca una maggior fatica sui muscoli, quindi finché un atleta dà ai suoi muscoli il tempo di recuperare, permette loro di adattarsi più rapidamente di quanto avrebbero potuto fare altrimenti.
L’allenamento (BFR) per gli atleti professionisti, dove i miglioramenti nell’adattamento fisiologico sono marginali perché si stanno avvicinando ai loro limiti genetici, è utilizzato per spingere i loro adattamenti di allenamento al limite, e far sì che questi adattamenti avvengano più rapidamente. E, poiché molti atleti soffrono di lesioni durante l’allenamento, l’allenamento (BFR) può aiutare ad accelerare il loro recupero atletico con allenamenti meno impegnativi.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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