Gli olandesi amano gli zoccoli di legno, i mulini a vento, la marijuana, le prostitute in vetrina. Io per ora mi limiterò a parlare d’altro, riguarda la pavimentazione di una strada con questa mostruosa macchina
I pavimenti in cubetti, che sono più comunemente conosciuti come pavè, sampietrini – sanpietrini, bolognini, sono noti per essere opere che durano nel tempo. I cubetti vengono prodotti con diverse pietre: porfido, luserna, beola, quarzite, pietra di trani, granito e marmo. Le dimensioni in cui vengono tranciati sono solitamente 4/6, 6/8, 8/10, 10/12 cm. Vengono utilizzati per realizzare pavimentazioni carrabili e pedonali, per decorare marciapiedi, vialetti, strade e piazze. Il loro utilizzo è prevalentemente per ambienti esterni ma il cubetto si presta a decorare qualsiasi pavimento interno.
La posa in opera della pavimentazione in cubetti può essere eseguita su sabbia o sabbia e cemento miscelata a secco. Il letto di sabbia sul quale deve essere posato il cubetto di porfido deve essere di 4/5 cm, quindi un pavimento in cubetti 6/8 avrà bisogno di 12/13 cm di quota, (8 cm spessore max del cubetto) + 4/5 cm di sabbia= 12/13. Questa regola vale per tutte le pezzature.
Lo spessore del letto di posa è un fattore fondamentale per la buona riuscita della pavimentazione. Dopo la posa il pavimento viene compattato e sigillato. La sigillatura può essere in sabbia o boiacca di cemento. La prima lascia la pavimentazione elastica adatta ad assorbire le sollecitazioni che il pavimento riceve. Essa rende facile un eventuale intervento di restauro o manutenzione del pavimento, dando la possibilità oltretutto di riutilizzare la pietra, che non e sporca di cemento. La sigillatura in cemento rende la pavimentazione un corpo rigido, saldando i sassi uno con l’altro, rendendoli quindi inutilizzabili al momento di un eventuale ripristino della pavimentazione.