Oggi è la Giornata Internazionale della Tolleranza Zero alle Mutilazioni Genitali Femminili

La Giornata Internazionale della Tolleranza Zero alle Mutilazioni Genitali Femminili è una giornata di sensibilizzazione sponsorizzata dalle Nazioni Unite, si svolge il 6 febbraio di ogni anno.
E’ uno sforzo per rendere il mondo consapevole della mutilazione genitale femminile (chiamata anche MGF) e di promuovere la sua eradicazione.
In primo luogo, il 6 febbraio del 2003, Stella Obasanjo, la First Lady della Nigeria, portavoce della campagna contro la mutilazione genitale femminile, in Africa ha fatto la dichiarazione ufficiale su “Tolleranza Zero alle MGF” nel corso di una conferenza organizzata dal Comitato Inter-Africano sulle pratiche tradizionali che colpiscono la salute di donne e bambini (IAC). La Commissione Onu per i diritti umani poi ha adottato questa data come un giorno di sensibilizzazione internazionale.
Fahma Mohamed di Brighton studentessa diciassettenne nel 2014 in occasione della “Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili ha creato su Chang.org una petizione online per chiedere a Michael Gove, allora segretario d’istruzione nel Regno Unito, di scrivere ai leader di tutte le scuole primarie e secondarie del Regno Unito, incoraggiandoli a essere attenti ai pericoli di MGF. La petizione ha raggiunto più di 230.000 sostenitori, è stata una delle petizioni inglesi a più rapida crescita su Change.org.
Michael Gove ha giocato un ruolo chiave nella sensibilizzazione della MGF, ha incontrato Fahma Mohamed e i membri del gruppo giovanile Integrate Bristol, ha anche inviato una lettera a tutti i presidi in Inghilterra per informarli di nuove linee guida sulla sicurezza dei bambini, tra cui quella sulla MGF.
Le linee guida di tutela per la prima volta comprendono la menzione specifica di MGF, invitano gli insegnanti a essere vigili. Si stima che circa 66.000 donne e ragazze nel Regno Unito sono state vittime di MGF, con un massimo di 24.000 ragazze di età inferiore ai 15 anni ritenute a rischio.

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