Un nuovo studio suggerisce che la malattia di Lyme può essere trasmessa sessualmente. Lo studio è stato presentato all’annuale Meeting Regionale della Federazione Americana per la ricerca medica; un estratto è stato pubblicato nel numero di gennaio dello Journal of Investigative Medicine.
La malattia di Lyme (in Italia è presente soprattutto nel Carso, nel Trentino e nella Liguria, in minor quantità è presente anche in altre regioni) è un’infezione causata da zecche Borrelia burgdorferi, un tipo di batteri noti come spirocheta.
La spirocheta Lyme ricorda l’agente della sifilide, da tempo riconosciuto come un perfetto esempio di malattie sessualmente trasmissibili. L’estate scorsa i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno annunciato che la malattia di Lyme è molto più comune di quanto si pensasse, con oltre 300.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno negli Stati Uniti. Ciò rende la malattia di Lyme quasi due volte più comune come il cancro al seno e sei volte più comune di HIV / AIDS.
Marianne Middelveen, autore principale dello studio presentato a Carmel, hanno detto:
«I nostri risultati cambieranno il modo in cui la malattia di Lyme è vista da medici e pazienti. Ciò spiega perché la malattia è più comune di quanto, si potrebbe pensare nel caso le zecche fossero coinvolte nella trasmissione».
Il presente studio è stato portato avanti con un grande impegno collaborativo da parte di un team internazionale di scienziati, nello studio hanno testato i campioni di sperma e le secrezioni vaginali da tre gruppi di pazienti: soggetti di controllo senza evidenza di malattia di Lyme; soggetti casuali che sono risultati positivi per la malattia di Lyme; coppie eterosessuali sposate che praticano sesso non protetto risultate positive per la malattia.
Tutti i soggetti di controllo come previsto sono stati negativi per la Borrelia burgdorferi in campioni di sperma o secrezioni vaginali. Tutte le donne con la malattia di Lyme, al contrario, nelle secrezioni vaginali sono state positive per la Borrelia burgdorferi, mentre circa la metà degli uomini con malattia di Lyme, in campioni di sperma è stato positivo per la spirocheta Lyme. Inoltre, una delle coppie eterosessuali con malattia di Lyme nelle secrezioni genitali ha mostrato ceppi identici della spirocheta Lyme.
Il dottor Peter Mayne del team di ricerca ha detto:
«La presenza della spirocheta Lyme nelle secrezioni genitali e le tensioni identiche a coppie sposate suggeriscono fortemente che si è verificata la trasmissione sessuale della malattia. Non abbiamo ancora capito perché le donne con la malattia di Lyme hanno secrezioni vaginali costantemente positive, mentre campioni di sperma, sono più variabili. Ovviamente bisogna fare ricerca più approfondita».
Il dott. Stricker ha rilevato i rischi sconosciuti di contrarre la malattia di Lyme sollevata dallo studio:
«C’è sempre qualche rischio di ammalarsi di malattia di Lyme da una puntura di zecca nei boschi, ma ci può essere un rischio maggiore di ottenere la malattia di Lyme in camera da letto».