Louis C.K. (comico, attore, scrittore, produttore, regista americano) dice che il divertimento è più triste quando è collegato al “conto alla rovescia per il dolore“, inizia con l’adozione di un nuovo cucciolo, da quando entra in casa, tutti sono consapevoli che nel giro di pochi anni piangeranno per la sua perdita. Veramente è questa la parte peggiore di possedere un cane, la consapevolezza che se tutto procede nel miglior modo possibile, il nostro cane morirà prima del nostro tempo.
Fortunatamente, i ricercatori presso l’Università di Washington stanno facendo il possibile nella speranza di dare ai proprietari di animali domestici, più tempo per vivere con i loro compagni canini.
Il biologo Daniel Promislow spiega:
«Il processo d’invecchiamento del cane non è solo doloroso, ma sembra non avere senso: nella maggior parte del regno animale, gli animali più grandi vivono più a lungo di quelli piccoli. Gli esseri umani sopravvivono agli scimpanzé, le tigri sopravvivono ai gatti di casa, le orche sopravvivono ai delfini, ma all’interno della specie canina, l’effetto è contrario, un Chihuahua di cinque chili può vivere fino a 18 anni, un Terranova di 68 chili vive circa 10 anni».
Daniel Promislow per gran parte della sua carriera ha lavorato sulla biologia dell’invecchiamento, ha cominciato a porsi domande sull’invecchiamento nei cani, sui fattori biologici e ambientali che condizionano la durata della loro vita.
Il suo interrogativo si è trasformato nel progetto “Dog Aging Project” (Progetto invecchiamento del cane), insieme ai suoi colleghi ricercatori presso l’Università di Washington, vogliono studiare 10.000 cani, nel tentativo di sviluppare, tra le altre cose, un test standard per misurare l’invecchiamento, qualcosa che esiste per gli esseri umani anziani, ma non esiste ancora per i cani anziani: è possibile, ad esempio, misurare la fragilità – una condizione che negli anziani è collegata a una perdita di forza e velocità -, un fattore di rischio che si nota nel vedere quanto velocemente una persona può alzarsi da una sedia, prova che non esiste per i cani, il che rende difficile valutare il loro invecchiando.
Gli scienziati coinvolti nel progetto, sperano che il loro lavoro contribuirà a individuare il modo di mantenere più a lungo i cani sani e felici.
In conclusione non si può eliminare “il conto alla rovescia per il dolore”, ma forse un giorno, i cani e i loro padroni, grazie a questi nobili scienziati potranno ottenere più anni per continuare a vivere insieme.