Missioni spaziali – Un lungo viaggio per conquistare Marte, gli astronauti dovranno fare i conti con il sesso,la salute e la …

La pianificazione della Nasa sui futuri viaggi su Marte, deve valutare e risolvere alcuni interrogativi che riguardano il futuro degli astronauti. Il mondo scientifico e l’opinione pubblica chiedono:
 – il corpo di un astronauta morto durante il viaggio in missione spaziale su Marte, può essere eliminato,  considerando che servono complessivamente tre anni per raggiungere Marte e ritornare sulla Terra?
– è giusto staccare la spina ad un astronauta gravemente malato che sta esaurendo ossigeno prezioso e sta mettendo in pericolo di vita gli altri astronauti che formano l’equipaggio?;
– la Nasa può impiegare il test del Dna per esaminare la salute dell’astronauta scelto per la missione per prevedere se può andare incontro, nel giro di tre anni, a una possibile malattia?
La Nasa ha progettato di far scendere  nel 2025-2030, un equipaggio umano su Marte. In quest’ottica ha iniziato a valutare gli interrogativi che vertono su etiche spinose, descrivendole su un documento della Nasa. I medici e scienziati dell’agenzia spaziale americana, supportati da bioetici esterni, sperano di fornire adeguate risposte e soluzioni a molte di queste domande.
Il Dott. Richard Williams, responsabile ufficiale della Nasa: "Stiamo lavorando per sviluppare la componente etica di comportamento  che dovranno assumere i comandanti ed i responsabili delle missioni spaziali, sulle difficili decisioni da prendere in avvenire".
Altro argomento caldo da valutare è quello del sesso: come far fronte al desiderio sessuale degli astronauti impiegati in una missione spaziale che può durare tre anni? Il sesso non è accennato nel documento della Nasa, viene considerato un argomento taboo. Il Dott. Richard Williams ha affermato che le domande inerenti al sesso nelle missioni spaziiali, non sono aspetti che riguardano il suo campo, quello della salute. L’argomento del sesso, dovrà essere valutato da altri settori scientifici della Nasa.
Paul Root Wolpe, bioetico dell’Università della Pennsylvania, consulente della Nasa dal 2001, spiega:
"Per il sesso, dovrà essere presa una decisione sugli equipaggi misti. Il documento della Nasa, al momento, fornisce dettagli solo su alcune politiche sanitarie, per esempio, come quella sulla quantità di radiazione a cui possono essere esposti gli astronauti nei viaggi spaziali (il rischio di cancro aumenta del  tre per cento nell’arco di  una carriera dell’astronauta) ed a quanto deve corrispondere il numero dei membri componenti la squadra d’astronauti in missione spaziale su Marte, per assicurare a tutti un periodo di riposo dopo 48 ore di lavoro.
Su altri argomenti etici come quello di disfarsi dei morti e staccare la spina agli astronauti seriamente ammalati, il documento sottolinea che la Nasa ha necessità di orientarsi su una politica che tratti l’argomento,  considerando effettivamente la possibilità di rischi di morte degli astronauti, durante il viaggio in missione su Marte. Il problema è sottovalutato perché le missioni attuali permettono un ritorno a terra dell’astronauta ammalato. Questo non sarebbe possibile in una situazione di un viaggio su Marte: problematico un ritorno a Terra in tempi rapidi (servono tre anni per il viaggio andata e ritorno) e difficoltà anche sulle decisioni da prendere rapidamente per via del collegamento radio che impiega una mezzora per far giungere la domanda e spedire la risposta.
Gli astronauti che in futuro verranno impiegati in periodi di lunghe missioni sulla Luna e su Marte, dovranno confrontarsi con percentuali più alte sui rischi per la salute, causati dalle radiazioni, la perdita del tono muscolare, problemi alle ossa e problemi di natura psicologica, derivanti da lunghi periodi d’isolamento nello spazio. La Nasa, dal canto suo, dovrà valutare la necessità di sottoporre gli astronauti ad interventi chirurgici preventivi, per evitare emergenze mediche come quello che potrebbe manifestarsi per un attacco d’appendicite.
Nella pianificazione dei futuri viaggi su Marte, l’agenzia amaricana dello spazio, dovrà decidere il caso di imporre limitazioni sull’età degli astronauti e se questi, uomini e donne, in età riproduttiva, prima di partire in missione su Marte, dovranno riporre in una banca del seme, spermatozoi e ovuli  per conservarli integri, considerando le possibili mutazioni genetiche che potrebbero subire esponendosi a radiazioni durante i lunghi viaggi spaziali.
In conclusione – sottolinea Il Dott. Richard Williams -, le tre  tragedie più importanti della Nasa (17 astronauti morti nelle missioni  Apollo 1, Challenger e Columbia), sono state causate da problemi tecnici e non da problemi di salute. La Nasa non ha  mai abbandonato una missione per problemi di salute degli astronauti,  problemi che hanno avuto i russi in tre episodi".
Sul tema etico, il pensiero dell’astronauta medico Story Musgrave, alla Nasa dal 1977, ha collaborato a 6 missioni spaziali:
"E’ normale pensare che  l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, non sia adeguatamente preparata all’evento morte degli astronauti durante le missioni spaziali, questo perché nel passato non ha avuto occasione di preoccuparsi di queste problematiche. E’ importante valutarle adesso, in previsione delle future missioni su Marte, il 2025-2030, non è così lontano".
Liberamente tradotto da Redorbit

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6 thoughts on “Missioni spaziali – Un lungo viaggio per conquistare Marte, gli astronauti dovranno fare i conti con il sesso,la salute e la …

  1. Mi inquietano molto queste dimensioni non ancora stellari ma certo non più terrestri. Tanto più apprezzo il coraggio degli esploratori futuri, come quello degli esploratori del passato.

    Abbraccio. harmonia

  2. Non avevo mai pensato alla storia di possibili morti/ammalati in un viaggio così lungo… abbastanza agghiacciante dover viaggiare con un morto, o andare avanti nonostante tutto…

  3. Momolina ogni tanto ficca il naso su argomenti pertinenti :-).
    HarmoniaIo resto affascinato da queste proiezioni futuristiche, leggerle è come viverle in prima dimensione :-).

  4. CapuncioneQuelli della Nasa non si preoccupano, sono grandi lavoratori :-).
    ABSDovranno trovare una soluzione etica al problema, non penso che disperderanno le ceneri nello spazio :-).

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