Miracolo a Milano

Il papà di Letizia Moratti, Paolo Brichetto Arnaboldi, partigiano balzato agli onori della cronaca per essere stato contestato mentre sfilava in carrozzella con la figlia alla festa del 25 aprile, appena ha avuto conferma del risultato dello spoglio delle schede elettoriali che hanno sancito la vittoria della figlia Letizia Moratti, diventata nuovo sindaco di Lourdes, ha ripreso le forze. Ha, infatti, a sorpresa abbandonato la sua sedia a rotelle per un più agevole bastone, e da questa mattina, passeggia disinvolto per le vie del centro.

,
Avatar photo

About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
View all posts by Pino Silvestri →

22 thoughts on “Miracolo a Milano

  1. partigiano..andiamo piano con le parole..era compagno di edgardo sogno, partigiano bianco inquisito per tentato colpo di stato di destra..

  2. Brichetto viene indicato da Edgardo Sogno come uno dei venti componenti dei famigerati “Comitati di Resistenza Democratica”, in un’intervista, mai smentita dalle persone citate, pubblicata da Panorama il 21/12/1990:

    “… I “magnifici 20”, come li chiama, che nel maggio del 1970 fondarono i Comitati di resistenza democratica, Crd, il cui obiettivo era impedire con ogni mezzo che il Pci andasse al potere, anche attraverso libere elezioni. C’erano i luogotenenti della Brigata Franchi: Uberto Revelli, Angelo Magliano, Paolo Brichetto (il padre della signora Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti ndr), Stefano Porta, Adolfo e Cecilia Beria D’Argentine, Vittorio Baudi di Selve; i partigiani di altre brigate: Felice Mautino, Silvio Geuna, Aldo Geraci, Roberto Dotti, Antonio Borghesio, Ugo Colombo; i corrieri di Ferruccio Parri e del Clnai: Guglielmo Mozzoni, Agostino Bergamasco, Edoardo Visconti; e poi vecchi antifascisti di area liberal – democratica come Filippo Jacini, Giorgio Bergamasco, Napoleone Leuman, Ugo e Giancarla Mursia, Domenico Bartoli, Giovanni Sforza, Camillo Venesio e Marco Poma. […]

    lei sta dicendo che avrebbe sovvertito il risultato di libere elezioni ricorrendo alla lotta armata?

    […] Sapevamo che uno dei modi per dissuadere il Partito comunista italiano era creare il “complesso cileno”: era bene che i comunisti sapessero che ci sarebbe stata una risposta. [cut] … E noi allora avevamo preso l’impegno di colpire anche gli italiani traditori che avessero fatto un governo con i comunisti. Oggi la Dc si guarda bene dal dire queste cose, perché ha paura. Ma noi prendemmo l’impegno di sparare contro coloro che avessero fatto il governo con i comunisti.

    Ha detto sparare, ambasciatore, sparare?

    Sì, sparare.”.

  3. Lino, non ero al corrente di questa “amicizia”, però, leggendo con più attenzione, ho ricollegato quello che mi hai scritto con le prime righe che ho postato dove è scritto: “Paolo Brichetto Arnaboldi, partigiano balzato agli onori della cronaca per essere stato contestato mentre sfilava in carrozzella con la figlia alla festa del 25 aprile” … adesso mi è chiaro perché è stato contestato.

  4. DE LUTIIS: “RENDETE PUBBLICI QUEI DOCUMENTI” Professor Giuseppe De Lutiis, lei è un esperto di servizi segreti. Come giudica le contestazioni a Letizia Moratti e a suo padre Paolo, avvenute a Milano il 25 aprile scorso? È abbastanza sorprendente che il signor Paolo Brichetto, ex partigiano con Edgardo Sogno nell’organizzazione “Franchi”, di ispirazione liberale, non abbia mai partecipato, come pare, alle manifestazioni degli anni e dei decenni precedenti, e abbia scelto di aderire solo ora che è in precarie condizioni di salute. Se fossimo maliziosi potremmo sospettare che la signora Moratti abbia deciso di partecipare alle manifestazioni per accrescere i suoi sostenitori in vista delle elezioni comunali di Milano, dove lei è candidata. Il senatore Andreotti dice che ad essere maliziosi si fa peccato, ma di solito si indovina. Lei ha appena sostenuto che il padre della Moratti è stato legato ad Edgardo Sogno. Ci vuole raccontare chi era Sogno? Edgardo Sogno era un diplomatico di fede monarchica, che durante la Resistenza guidò un suo gruppo, l’organizzazione “Franchi”, appunto, che godette di generosi aiuti da parte degli Inglesi. All’inizio degli anni Cinquanta, Sogno fondò un’associazione fortemente anticomunista, “Pace e Libertà”, che si distinse per una campagna denigratoria dei dirigenti del Pci, con la fabbricazione di autentici falsi storici e fotomontaggi fotografici. Ufficialmente “Pace e Libertà” era un’associazione privata, ma un appunto del Sifar, il servizio segreto dell’epoca, svela compiti e finanziatori: «Il movimento si dovrebbe persino sostituire alla polizia, specie nello schedare gli attivisti del Pci e le maestranze comuniste. Risulta in modo certo che il conte Sogno ha già ricevuto finanziamenti dal prof. Valletta della Fiat e dal noto industriale Viberti di Torino». Quali rapporti tra i gruppi legati a Sogno e l’eversione? Nel 1974 l’allora giudice Luciano Violante aprì un’istruttoria contro Sogno, Cavallo ed altri con l’accusa di aver «programmato un’iniziativa diretta a sovvertire violentemente le istituzioni dello Stato». Due anni dopo, il 5 maggio 1976, lo stesso giudice fece arrestare Sogno e Cavallo, per aver organizzato un atto eversivo, che poi la stampa definì 2golpe bianco”. La vicenda si concluse nel 1978, con il proscioglimento degli imputati. Il gruppo legato a questo nobile piemontese aveva collegamenti internazionali? I legami internazionali furono accertati per “Pace e Libertà”: l’organizzazione faceva capo ad un omologo movimento francese fondato da un’ex funzionario della Nato, Jean Paul David. Esistevano organizzazioni parallele anche in Belgio, Olanda e Germania. “Pace e Libertà” fu la prima struttura parallela sovranazionale dell’Alleanza Atlantica. Tra gli uomini di Sogno c’erano anche ex partigiani o uomini provenienti da formazioni di sinistra? Quali i loro compiti? Molti uomini vicini a Sogno provenivano dalle formazioni partigiane liberali e monarchiche. Poi vi erano alcuni ex comunisti come Luigi Cavallo e Roberto Dotti. Sull’attività di provocatore di Luigi Cavallo esistono interi libri, il più importante dei quali è intitolato appunto Il provocatore di Alberto Papuzzi. In quali vicende troviamo coinvolto Roberto Dotti? La figura di Roberto Dotti è ancora da esplorare: Alberto Franceschini, l’unico ex brigatista che abbia svelato gli aspetti oscuri delle Br, racconta che Corrado Simioni, dirigente dell’Hyperion di Parigi, una centrale eversiva internazionale che si presentava come una scuola di lingue, aveva accompagnato Mara Cagol ad un incontro con Roberto Dotti e le disse che «era a lui che avrebbe dovuto rivolgersi nel caso in cui avesse avuto bisogno di soldi o di altri aiuti». Come mai un uomo vicino a Sogno era pronto ad aiutare le Brigate Rosse? Anche il generale Dalla Chiesa sospettava che vi fosse un legame tra l’ambiente di Sogno e le Br, e chiese all’allora colonnello Nicolò Bozzo di indagare. Poi il generale Dalla Chiesa fu ucciso e il colonnello Bozzo trasferito in Calabria. Edgardo Sogno aveva fatto nascere i Comitati di resistenza democratica (Crd). Qual era il loro scopo? Instaurare una repubblica presidenziale, una proposta che è presente anche nel Piano di rinascita democratica di Licio Gelli del ‘75. Ma nel mandato di cattura spiccato contro Sogno nel 1976, il giudice Violante affermava che l’iniziativa appariva «dotata di notevoli finanziamenti e di legami di carattere internazionale, diretta a sostituire con la violenza all’attuale sistema costituzionale e di governo un sistema incentrato su un governo composto da tecnici e militari, il quale avrebbe dovuto assicurare la “stabilizzazione” in senso anticostituzionale della situazione politica ed economica del Paese». In alcune interviste successive, Sogno ha ammesso che: «uno dei modi per dissuadere il Partito comunista italiano era creare il “complesso cileno”: era bene che i comunisti sapessero che ci sarebbe stata una risposta. E noi allora avevamo preso l’impegno di colpire anche gli italiani traditori che avessero fatto un governo con i comunisti. Oggi la Dc si guarda bene dal dire queste cose, perché ha paura. Ma noi prendemmo l’impegno di sparare contro coloro che avessero fatto il governo con i comunisti». Gli uomini legati a Sogno siano dei sinceri democratici in sintonia con i valori della nostra Costituzione? Sogno e i suoi amici sono stati prosciolti, quindi la magistratura non ha individuato reati. C’è da aggiungere che, poiché Sogno nel 1971 era ambasciatore in Birmania e fu richiamato in patria, probabilmente la costituzione dei Comitati di resistenza democratica fu decisa in una sede più alta. Come del resto la fondazione di “Pace e Libertà”, di cui ormai abbiamo documenti che attestano la sua nascita negli ambienti Nato. È augurabile che anche i documenti sui Comitati di resistenza democratica siano desecretati, in modo che si possa chiarire questa vicenda e collocarla correttamente in quel periodo tormentato della nostra storia.

  5. Lino sei grande.

    Patt., davvero: la Morticia per la scuola è stata come l’invasione delle cavallette.

    Un abbraccio.

  6. Già constatare che la figlia rinnega il cognome del padre… dice molto!

  7. Rinnega il cognome del padre, però si “fa grande” col cognome del marito. Una donna che nel 2006 si fa conoscere e chiamare col cognome del marito.

    Confermo: noi della scuola abbiamo il dente avvelenato con la nostra “carissima” ex. Se dovessi incontrarla, potrei farle provare i miei canini col veleno da vipera:-)

    Ho sperato fino all’ultimo che non vincesse le elezioni. Che delusione!

    Baciotto per te*

  8. Quando sento nominare la Moratti, perdo il lume della ragione.

    Bellissimo il tuo post, Patt. Miracolo a Milano:-)

  9. I tuoi post confermano di volta in volta il valore dell’iper-reale.

    Per rispetto ai capelli bianchi e a eventuale altro, evito ogni commento. Anche perché le signorie loro altro non s’aspettano se non di poter strillare.

    Brava la Brichetto! Non si degna neanche di portare il suo proprio nome, come fa ogni donna che lavora, e questo la dice lunga sulla donna in questione. Meno fine di Moratti il cognome Brichetto? Bella soddisfazione per il venerando padre, non c’è che dire.

    Sto diventando cattiva, scusami.

    Un abbraccio. harmonia

    PS. Compliementi per il template. Come si fa a essere così bravi?

  10. Lino adesso è tutto chiaro, grazie per la documentazione che hai fornito.
    Col la Moratti è invisa da tutti quelli che l’hanno subìta direttamente e indirettamente. Purtroppo questa disgrazia è toccata alla scuola e a tutte le sue componenti. Per fortuna che è andata via anche se ha trovato altra collocazione per continuare a fare danni.
    Geo ultimamente si è sottoposta a lifting, forse per cambiare anche la sua faccia?
    Grazia fai bene a essere così avvelenata, questa donna ha avvelenato anche a me :-).
    Harmonia Ti ringrazio e non ti scusare perché la “cattiva” è solo la Moratti che con i suoi comportamenti porta all’esasperazione e alla critica.

  11. Ma che forza questo papà del nuovo sindaco di Milano,credo che sia stato miracolato,forse quando era nelle forze della resistenza si era imboscato,e fare la resistenza per lui e sto tutto,forse anche una spia dei noti tedeschi fasciti,che ci vuole a fare carriera,ciao grande amico un felice mercoledì,a proposito che bella questa canzone,mentre stò scrivendo dentro di me sento la gioia.

    🙂

    L’ESPLORATORE

  12. quindi ora letizia diventerà prima beata e poi santa? anzi prima venerabile poi beata e poi santa. Aiuto mi sono persa!

  13. miracolo!!!!!

    P.S.: non gli dà fastidio che la figlia usi il cognome del marito?

  14. no domani è un prefestivo perchè venerdi siamo chiusi quindi anche se è giovedì hanno messo l’orario del venerdi ma non a tutti del mio reparto quindi c’è un gran casino specie quando mi ritroverò da sola a fare lavoro “d’ufficio” mentre il reparto va a rotoli. ehi quasi quasi sarà divertente perchè non sarà colpa mia..

  15. Hai proprio ragione! E’ il nuovo sindaco di Lourdes…!!!

    Per tutta la vicenda del 25 aprile, meglio non infierire su un anziano, seppure si sia prestato a una grande e stucchevole operazione elettorale..

    Comunque, ci sarebbe piaciuto vederli anche gli scorsi anni i rappresentanti dell’ex governo alle celebrazioni per la liberazione..

    Invece, stando a loro, il 25 aprile sarebbe stata una giornata da cancellare e da sostituire con la festa dei piccoli balilla…!

  16. no cioè,scusate.Che qualcuno qui si è letto davvero tutto il commento di lino!?

  17. Esploratore per fortuna che la canzone non tradisce, sono contento che è di tuo gradimento :-).
    momolina e la Madonnina che fine farà? con la Moratti che non tollera l’ombra di nessuno, rischia di essere rimossa :-).
    annadellaporta no, perché è consapevole di avere una figliaa (de)generata. Loreanne a quanto pare, il loro agire è stato premiato.
    v41eri4 io l’ho letto, e ho appreso notizie che non conoscevo sui trascorsi “partigiani” del padre della Moratti.

  18. anonimo non è questo il problema, penso che l’hai capito e per questo hai spostato l’attenzione su altro. Padre e figlia, il 25 aprile, a Milano, hanno fatto una bella sceneggiata con lui seduto sulla sedia a rotelle e lei a spingerlo tra la folla inferocita che giustamente li contestava. Poi è avvenuto il miracolo che i tuoi occhi hanno fatto finta di non vedere (o cliccare sul link del post), ciao.

  19. Fico… se veder vincere le elezioni alla figlia cerebrolesa fa ‘st’effetto dovrebbero portare questa filosofia nelle case di riposo e negli ospedali -.-

Lascia un commento