L’Unione Europea per gli acquisti di petrolio dall’Iran, prevede di pagare in euro, eliminando il dollaro USA

Fonti russe hanno detto che l’UE e l’Iran stanno lavorando per proteggere gli scambi bilaterali contro possibili sanzioni americane. Il sito di notizie russo RT, ha citato una fonte diplomatica, all’agenzia di stampa Sputnik ha detto: «Sono a conoscenza del fatto che l’Unione europea passerà dal dollaro all’euro per pagare il greggio dell’Iran».
L’Iran ogni giorno esporta in Europa circa 450.000 barili di petrolio greggio e circa 1,8 milioni di barili in Asia. Il paese ha incrementato la produzione di petrolio di quasi 1 milione di barili il giorno da quando nel gennaio 2016 l’accordo sul nucleare ha revocato le sanzioni.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha notificato ai paesi di ridurre considerevolmente nei prossimi sei mesi le loro importazioni per essere presi in considerazione per un possibile alleggerimento delle sanzioni. Il governo degli Stati Uniti ha detto che le sanzioni sull’Iran ritorneranno in vigore dal 5 novembre 2018.
I principali clienti petroliferi dell’Iran in Europa sono Italia, Francia, Grecia, Spagna, Polonia e Turchia. La Turchia è il maggiore importatore con 250.000 barili il giorno, seguita dalla Grecia a 120.000 barili il giorno e dalla Francia tra 70.000 e 100.000 barili il giorno.
Gli analisti occidentali pensano che circa 500.000 barili il giorno delle esportazioni iraniane saranno interrotte entro novembre di quest’anno, Bijan Zangeneh ministro iraniano del petrolio ha detto che le spedizioni non saranno influenzate:
«La decisione di Trump non avrà alcun impatto sulle nostre esportazioni di petrolio, quell’era è ormai storia».
Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif lo scorso martedì a Bruxelles ha incontrato la sua controparte britannica, francese e tedesca per discutere i meccanismi per mantenere gli scambi bilaterali in linea dopo il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo nucleare del 2015.
Il capo della politica estera dell’UE, Federica Mogherini, ha dichiarato che gli esperti dell’UE nelle prossime settimane intendono presentare proposte concrete su nove temi chiave, tra cui la garanzia che l’Iran possa vendere i suoi prodotti petroliferi e del gas e avere accesso alle finanze internazionali. Ha riconosciuto l’enorme sfida di trovare un modo per aggirare le sanzioni statunitensi che puniscono le imprese che commerciano con l’Iran, ai giornalisti ha detto:
«Sappiamo che è un compito difficile, ma siamo determinati a farlo, abbiamo iniziato a lavorare per mettere in atto misure che aiutino a garantire che ciò accada. Gli esperti dell’UE hanno già iniziato a lavorare sulle misure per aggirare le sanzioni statunitensi sull’Iran».
La decisione del presidente Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare e imporre nuovamente le sanzioni ha determinato un nuovo slancio agli sforzi per iniziare a scambiare il petrolio in yuan dopo il lancio in Cina dei futures sul petrolio greggio.
La Cina oltre ad essere il maggiore importatore mondiale di petrolio greggio, è anche il più grande acquirente di petrolio iraniano, con il recente aumento dei futures di Shanghai parzialmente attribuito alla decisione sulle sanzioni.
I funzionari iraniani hanno già ribadito di preferire che le future transazioni del paese siano fatte in valute diverse dal dollaro.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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