L’inventore della batteria per i cellulari, ha annunciato di aver fatto un enorme balzo in avanti nella tecnologia delle batterie per auto elettriche

Le più ambiziose affermazioni sulle batterie per auto elettriche, sono state riportate in un documento pubblicato sul prestigioso Journal of American Chemical Society (coautori Maria Helena Braga e altri due ricercatori) è stato scritto da John Goodenough ha inventato la batteria utilizzata da quasi tutti i cellulari sul pianeta, a 95 anni, continua a lavorare come professore d’ingegneria all’Università del Texas ad Austin.
Il documento oltre alle affermazioni sulla densità di energia e sulla capacità, riporta che la nuova batteria allo stato solido, non utilizza elettrolita liquido, la causa principale degli incendi della batteria agli ioni di litio; non utilizza cobalto, un metallo costoso contenuto in quasi tutte le batterie commerciali agli ioni di litio (la Cina sta muovendo tutte le sue pedine per dominare il mercato del cobalto, negli ultimi mesi il prezzo è vertiginosamente aumentato).
John Goodenough perenne candidato per un premio Nobel per la chimica, ha un enorme rispetto nel settore, avendo inventato quasi tutte le principali batterie agli ioni di litio vendute in questo momento. Recentemente, ha annunciato quello che crede sia un altro importante sviluppo nella tecnologia delle batterie. Lui e il suo team d’ingegneri hanno prodotto le prime celle della batteria allo stato solido. Spera che quest’ultima invenzione possa scuotere il mondo dell’elettronica. Ha detto:
«Le nuove batterie a stato solido possono contenere più energia, caricare più velocemente e non diventare calde come quelle in uso questo momento. Hanno una densità energetica almeno tre volte maggiore rispetto alle attuali batterie agli ioni di litio. La principale differenza tra la vecchia e la nuova tecnologia è che le ultime batterie usano parti in vetro, invece di liquido.
La scoperta è nata mentre stavo cercando di migliorare la batteria agli ioni di litio utilizzate nei cellulari perché hanno diversi problemi. Tra i più grandi, le batterie con le parti liquide possono prendere fuoco in determinate condizioni.
La mia ultima scoperta ha anche la possibilità di risolvere molti altri problemi con le batterie attuali, come i costi, la densità di energia, i tassi di carica e scarica e la durata della batteria.
L’obiettivo futuro è utilizzare le nuove batterie per immagazzinare energia prodotta da fonti rinnovabili, come il sole e il vento, questa energia potrebbe quindi essere utilizzata per far funzionare veicoli elettrici o per fornire energia alle case.
La batteria ricaricabile è il modo più comodo per immagazzinare energia elettrica per auto elettriche e per molte altre applicazioni. Sono un grande sostenitore di auto elettriche, interesse nato la prima volta durante la crisi energetica americana negli anni ’70: una delle principali questioni che hanno rallentato il loro sviluppo nel corso degli anni è stata la mancanza di batterie potenti, a basso costo e di lunga durata. Credo che in futuro la mia nuova tecnologia possa fornire importanti miglioramenti per le auto elettriche. I veicoli attuali hanno una lunga strada da percorrere per soddisfare le elevate esigenze dei conducenti, desiderosi di avere un’auto elettrica con un campo di guida più ampio, ricaricabile al massimo in dieci minuti, che non fosse più costosa delle auto attuali. Al momento non siamo in grado di raggiungere quest’obiettivo. Spero che ciò che abbiamo sviluppato ci consentirà di raggiungerlo. Credo che ci sia un grande potenziale per le mie nuove batterie per essere ampiamente utilizzate nei cellulari e altri dispositivi personali.
La tecnologia per avere un vero successo, dovrà anche competere efficacemente con l’energia che proviene dai combustibili fossili. La diminuzione dell’uso del petrolio può ridurre notevolmente i costi energetici, abbassare l’inquinamento atmosferico, incidere sul cambiamento climatico».
John Goodenough ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui la National Medal of Science del presidente Barack Obama nel 2011, non è diventato ricco per le sue scoperte, ha detto:
«Non ho mai fatto soldi con le invenzioni, gli avvocati hanno sempre preso tutti i soldi. Sono troppo vecchio, non mi sono mai preoccupato dei soldi, avere un’opportunità per lavorare, è tutto ciò di cui avevo bisogno per vivere con un tetto sopra la testa e mangiare».
Il suo team ha chiesto all‘Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti i diritti legali sulla tecnologia. L’invenzione è considerata proprietà intellettuale della Cockrell School of Engineering, fa parte dell’Università del Texas a Austin. L’università intende supervisionare l’impegno per offrire la tecnologia alle aziende che continueranno a svilupparla.
John Goodenough attribuisce gran parte del merito del suo successo alle persone che lo circondano, in conclusione ha detto:
«Sono molto felice di avere delle persone simpatiche con cui lavorare. Non fai niente da solo, lo fai con le persone. La maggior parte degli scienziati si sentirebbe molto fortunata solo a ottenere un importante passo in avanti durante la loro vita. Sono grato di avere una seconda possibilità ma all’età di 95 anni, non è sicuro ottenere altri di questi passi. Se il buon Dio mette insieme le cose ed io sono l’uomo giusto al momento giusto, beh chi sa cosa può accadere. Non puoi prevederlo».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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