Le zanzare della malaria in evoluzione diventano sempre più difficili da controllare

Studi recenti in entrambi i continenti, hanno evidenziato che le zanzare della malaria anofele in Africa e America Latina si stanno evolvendo in risposta all’attività umana.
Anopheles gambiae, il più importante vettore di malaria in Africa, sta sviluppando una crescente resistenza agli insetticidi piretroidi. I piretroidi sintetici in tutto il mondo sono l’insetticida più comunemente usato per il controllo delle zanzare.
Il team di ricercatori provenienti da Kenya, Ghana e Stati Uniti afferma che l’uso indiscriminato di insetticidi piretroidi nell’agricoltura e nei programmi di salute pubblica potrebbe essere responsabile della resistenza moderata e ad alta intensità.
Il team ha raccolto zanzare nel Kenya occidentale e ha analizzato i risultati di una serie di test, inclusa per diverse generazioni, l’esposizione delle zanzare agli insetticidi.
I ricercatori mentre le generazioni di zanzare più giovani hanno mostrato una maggiore resistenza agli insetticidi, hanno anche scoperto che ridurre l’uso delle sostanze chimiche per almeno 15 generazioni ha ridotto il livello di resistenza. Ciò ha ripristinato la vulnerabilità delle zanzare agli insetticidi piretroidi in un processo che richiede in media due anni.
Maxwell Machani, esperto di entomologia presso il Kenya Medical Research Institute, ha detto:
«Le autorità sanitarie pubbliche dovrebbero ruotare gli insetticidi ogni anno per sconfiggere la resistenza alle zanzare».
Maria Anice Mureb Sallum, professoressa presso la facoltà di sanità pubblica dell’Università di San Paolo, ha affermato:
«È necessaria una ricerca più approfondita per generalizzare i risultati, altre specie di Anopheles gambiae potrebbero essere testate in differenti regioni dell’Africa con un’esposizione a insetticidi più varia per vedere se funziona lo stesso meccanismo».

Adattamento della città
Lo studio in Brasile, pubblicato nella rivista Scientific Reports il 22 ottobre 2020, mostra che Anopheles (Kerteszia) cruzii, il principale vettore della malaria nella regione della Foresta Atlantica del Brasile, si sta adattando maggiormente agli ambienti urbani, questa regione comprende San Paolo e Rio de Janeiro, le città più popolose del paese.
I ricercatori suggeriscono che la deforestazione e l’incursione di insediamenti umani nella foresta stesse guidando la diversità genetica tra le popolazioni di Anopheles (Kerteszia) cruzii, con meno fonti di cibo, come le scimmie, che si trovano nell’habitat naturale della zanzara, si trova più frequentemente nelle città, alla ricerca di cibo tra gli umani.
Laura Cristina Multini, epidemiologa dell’Università di San Paolo, ha detto:
«Questo sta facendo sì che la loro struttura genetica sia più varia, rendendo l’Anopheles (Kerteszia) cruzii più presente negli ambienti urbani».
Il team non conosce ancora le potenziali implicazioni di questa variazione genetica, ma lo studio indica una maggiore probabilità di focolai di malaria nelle città della regione della Foresta Atlantica.
I ricercatori hanno analizzato le zanzare raccolte nelle regioni urbane, periurbane e rurali di Parelheiros, a sud della città di San Paolo. Hanno trovato una maggiore variazione genetica tra le zanzare presenti a livello del suolo rispetto a quelle trovate nelle chiome degli alberi, suggerendo un processo di evoluzione in corso.
Laura Cristina Multini ha detto:
«L’Anopheles (Kerteszia) cruzii poiché può volare su lunghe distanze, è difficile da controllare. Il modo migliore per controllare questa zanzara è migliorare la gestione delle foreste ed evitare gli insediamenti illegali nelle aree verdi. L’insetto con più animali di cui nutrirsi, è probabile che rimanga nelle chiome degli alberi, il suo habitat preferito».
Maria Anice Mureb Sallum afferma che sono necessari studi in tutto il Brasile per capire se modelli simili si stanno verificando altrove. Entrambi gli studi indicano che le attività umane stanno guidando l’adattabilità delle zanzare, in conclusione ha detto:
«Poiché le azioni umane forzano una risposta da parte delle zanzare, finiamo per influenzare la loro evoluzione».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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