Le persone morse dalla zecca Lone Star (Amblyomma americanum), diventano allergiche alla carne rossa

La zecca Lone Star (Amblyomma americanum) può scatenare una reazione allergica alla carne rossa in quelli che sono stati morsi. Ora il territorio di questo aracnide si sta espandendo.
Deborah Fleshman all’epoca infermiera, una notte del 2008 si svegliò nel suo letto e scoprì che le sue gambe erano diventate rosse color barbabietola, quella sera aveva ospitato una grigliata a casa sua a Greenwood, Del, una città di circa 1.000 persone a 25 chilometri a sud di Dover. Aveva bevuto un paio di birre, mangiato un cheeseburger. Dopo alcune ore, al padre preoccupato disse: «Mi sento come se stessi morendo».
Deborah Fleshman ora ha 60 anni, è tra le migliaia di americani a cui è stata diagnosticata la sindrome da alfa-gal, una reazione allergica alle carni di mammiferi come maiale, manzo e agnello, che secondo più conferme possono essere innescate da una puntura di zecca. Ha detto:
«Sembra che tu stia andando a fuoco, e poi ti sembra di aver dormito con un cactus. Il prurito è insopportabile».
I ricercatori hanno fatto risalire la sindrome alla zecca Lone Star (Amblyomma americanum), chiamata zecca della stella solitaria per la caratteristica macchia bianca, o “stella solitaria”, sulla schiena delle femmine. Storicamente si trovano negli Stati Uniti meridionali, ma sempre più spesso questi aracnidi vengono avvistati in alcune parti del Midwest e del nordest.
Gli scienziati hanno affermato che il territorio della zecca in parte si sta espandendo, grazie al riscaldamento globale. Le zecche, che prosperano in condizioni calde e umide, ogni anno con giornate più calde, hanno più tempo per nutrirsi dei loro ospiti e riprodursi. Le diagnosi  della sindrome da alfa-gal allo stesso tempo, sembrano aumentare.
Michael Raupp, professore emerito di entomologia presso l’Università del Maryland, ha affermato:
«Quello a cui stiamo assistendo è una porta spalancata per le zecche, che possono continuare a espandere il loro raggio d’azione più a nord, portando più persone a contatto con le malattie trasmesse dagli artropodi».
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), agenzia federale americana che conduce e supporta attività di promozione, prevenzione e preparazione della salute, stima che tra il 2004 e il 2019 il numero totale di malattie trasmesse dalle zecche negli Stati Uniti è più che raddoppiato, nel frattempo, altri parassiti devastanti che in precedenza erano vincolati da temperature più fredde come la zanzara tigre (portatrice del virus dengue), o il coleottero arlecchino (insetto che danneggia ortaggi come il cavolo), hanno marciato oltre i loro limiti storici.
Michael Raupp ha detto: «Con il cambiamento climatico ci stiamo avventurando in acque inesplorate in così tante dimensioni».
Le zecche per natura sono viaggiatrici, facendo l’autostop si attaccano agli ospiti per succhiare il loro sangue. Gli scienziati sostengono che ha contribuito alla loro diffusione il moltiplicarsi della popolazione del loro ospite principale, il Cervo della Virginia, detto anche Cervo dalla coda bianca.
La zecca della stella solitaria secondo alcune mappe, è avanzata fino ad alcune zone del Nebraska e a nord-est fino al Maine, altri modelli indicano che le condizioni climatiche sono adatte alle zecche anche per stabilire popolazioni lungo la costa di Washington, Oregon e California.
Gli scienziati nel 2006 hanno iniziato a notare una reazione allergica riferita alla sindrome da alfa-gal, ma solo diversi anni dopo hanno capito che era probabilmente causata dal morso della zecca della stella solitaria, secondo uno studio nel 2012 era già stata trovata in 39 stati.
Ram Raghavan, assistente professore di epidemiologia ed ecologia delle malattie presso l’Università del Missouri, ha mappato la zecca della stella solitaria, ha detto:
«La distribuzione spaziale della specie nell’ultimo mezzo secolo è decisamente aumentata di almeno il 30-50 percento, le zecche dovrebbero continuare a spostarsi ed espandere il loro raggio d’azione, sia a nord che a ovest».
Goudarz Molaei, direttore di un programma statale di sorveglianza di zecche e agenti patogeni nel Connecticut, ha affermato:
«La zecca della stella solitaria a causa del cambiamento climatico, si è saldamente affermata in almeno due contee dello Stato. Ciò che atterra nella nostra regione, rimane».
La puntura di zecca della stella solitaria può provocare molte altre malattie, tra cui la malattia da virus Heartland recentemente identificata e la malattia da virus Bourbon, entrambe le condizioni mediche, possono portare a febbre, affaticamento e, in alcuni casi, ricovero in ospedale e persino la morte.
La zecca della stella solitaria a differenza della zecca dalle zampe nere, non può trasmettere la malattia di Lyme, sebbene uno studio indichi che la zecca dalle zampe nere possa anche essere implicata nella diffusione della sindrome da alfa-gal.
La sindrome da alfa-gal è innescata da uno zucchero complesso chiamato galattosio-alfa-1, 3-galattosio o alfa-gal, in breve. Lo zucchero si trova nella maggior parte dei mammiferi, ma non nei pesci, rettili, uccelli o esseri umani. La zecca della stella solitaria quando si nutre, la sindrome da alfa-gal si diffonde attraverso la sua saliva, esponendo il sistema immunitario dell’ospite allo zucchero, ciò per alcune persone innesca una risposta immunitaria iperattiva la volta successiva che la incontrano.
I ricercatori hanno detto che secondo un documento del 2021 più di 34.000 persone negli Stati Uniti sono risultate positive alla sindrome da alfa-gal. La mappa generata pubblicamente da individui che affermano di soffrire della condizione medica indica che la sindrome potrebbe essersi diffusa fino a Washington e alle Hawaii, anche se ciò non significa che i malati siano stati morsi dalle zecche in quegli Stati.
La condizione medica sebbene per alcuni si presenti in forma lieve, altri soffrono di orticaria, gonfiore, respiro sibilante, diarrea o persino anafilassi, che possono essere fatali. I sintomi dopo aver consumato prodotti a base di carne, a differenza di molte altre condizioni allergiche possono richiedere diverse ore per comparire, rendendo la sindrome difficile da diagnosticare.
Jennifer Platt, professoressa a contratto di salute pubblica presso l’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill e co-fondatrice dell’organizzazione no profit Tick-Borne Condition United, ha affermato:
«Non è mai prevedibile, molte persone trascorrono la notte nel parcheggio del pronto soccorso, in attesa di una reazione, penso alla sindrome da alfa-gal come alla malattia di Lyme. Ci sono così tanti parallelismi in termini di pazienti a cui viene detto che è tutto nella loro testa».
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno evidenziato che anche dopo il trattamento, alcuni sintomi della malattia di Lyme, tra cui dolore e affaticamento, possono persistere per mesi. Esperti medici su questa versione cronica, rimangono scettici, in disaccordo sulla sua presentazione, diagnosi e trattamento.
La frustrazione di cercare una diagnosi e incontrare incredulità da parte dei professionisti medici, è stata sottolineata da alcuni malati vittime della sindrome da alfa-gal, specialmente negli Stati in cui si pensava che le zecche fossero meno comuni.
È emerso nel caso di Deborah Fleshman che ci sono voluti più di sette anni e una dozzina di viaggi al pronto soccorso prima che scoprisse finalmente che cosa c’era che non andasse, a un certo punto, un medico di malattie infettive le disse che non poteva avere la sindrome da alfa-gal, perché non c’erano zecche della stella solitaria nello Stato del Delaware.
Deborah Fleshman in conclusione ha detto:
«Ero furiosa, pensi davvero che leggano un cartello che dice: “Non entrare” e ascoltino?».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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