Le finestre potrebbero produrre connessioni Internet wireless alimentate dalla luce solare

Lo sviluppo di finestre che generano elettricità e che potrebbero alimentare le nostre case e la nostra tecnologia è già in corso grazie agli scienziati svizzeri. Ora, però, alcuni scienziati dell’Arabia Saudita hanno creato una tecnica che consente a un segnale Internet senza fili di passare attraverso un vetro speciale mentre viene alimentato dal Sole. Lo studio è stato pubblicato nella rivista IEEE Photonics Journal.
Osama Amin, capo ricercatore del progetto presso la King Abdullah University of Science and Technology, ha dichiarato:
«Credo che in futuro i contemporanei edifici intelligenti con enormi finestre di vetro, funzioneranno con Internet grazie a questa tecnologia».
Il team scientifico sostiene che sarà in grado di fare “qualsiasi cosa” se riuscirà a raggiungere un’elevata velocità di trasmissione dati, con una larghezza di banda di appena 15-16 Kbps, la loro tecnica per l’utilizzo di finestre per il trasporto di dati su Internet è ancora agli inizi.
Osama Amin ha affermato:
«I sensori poiché necessitano di una modesta velocità dati, l’obiettivo è aumentare notevolmente tale numero, ma per ora può già essere utilizzato per applicazioni IoT. Siamo diretti verso la smart home. E questo dovrebbe aiutare qualsiasi tipo di sensore».
Gli uni e gli zeri binari sono stati creati dalla luce solare. Allora come funziona? Osama Amin suggerisce di pensare a una finestra di vetro come a un modem.
L’invenzione saudita per trasmettere dati utilizzando la polarizzazione della luce solare (DLS), fa uso di otturatori a cristalli liquidi a doppia cella, che sono componenti del vetro intelligente, una delle caratteristiche delle onde elettromagnetiche, come la luce, è la polarizzazione elettromagnetica, ad esempio, gli occhiali da sole polarizzati utilizzano la polarizzazione elettromagnetica per filtrare la luce. Riducono l’affaticamento degli occhi e l’abbagliamento per consentire una visione sicura e piacevole per gli occhi, bloccando la luce riflessa e lasciando passare solo la luce necessaria.
Osama Amin su come l’invenzione si applica a Internet, ha aggiunto:
«La luce non polarizzata ha molte direzioni, ma la polarizzazione organizza le direzioni in modo tale che alcune luci possano viaggiare e altre no. La polarizzazione consente l’organizzazione della luce solare in un tipo di linguaggio uno e zero, dettato dai dati originali che entrano tramite una connessione LAN collegata al bordo del vetro intelligente. Potremmo ottenere questo segnale WiFi dopo aver collegato un cavo LAN al router, nel nostro metodo, il cavo terrestre sarà collegato al bordo del vetro, fungendo da trasmettitore per il cavo terrestre, per diffondere il segnale, verrà utilizzata la luce solare al posto dell’elettricità».
Sahar Ammar, che ha preso parte allo studio, ha affermato:
«In sostanza, quello che abbiamo creato è un piccolo gadget con un certo numero di strati. Inoltre, simulando la trasparenza del vetro, questi strati possono alterare la polarità della luce. E se si altera rapidamente l’opacità, si ottiene una marea di dati».
La maggior parte dei metodi di comunicazione wireless si basa sulla comunicazione in radiofrequenza o sulla comunicazione ottica, che richiede costose sorgenti luminose attive come laser e diodi emettitori di luce che consumano molta energia (LED).
Il sistema saudita utilizza la luce LED modulata per trasmettere informazioni, proprio come qualsiasi altro sistema di comunicazione a luce visibile (VLC). Il metodo del team saudita, tuttavia, è nuovo poiché modifica anche la luminosità del sole durante la codifica dei dati Internet al suo interno tramite l’opacità del vetro, che possono quindi essere rilevati e decodificati dai dispositivi nella stanza.
I dispositivi che possono trarre vantaggio dal metodo di trasmissione dei dati a energia solare devono essere specificamente costruiti per essere in grado di riconoscere i dati polarizzati. Tuttavia, i produttori di fotocamere per smartphone stanno già lavorando alla creazione di gadget in grado di interpretare i dati forniti in questo modo. L’obiettivo è utilizzare la luce solare sostenibile come alternativa verde per le comunicazioni cellulari.

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