Le donne del Togo, fanno lo sciopero del sesso per far dimettere il presidente Gnassingbe

Le donne del Togo, non faranno sesso per una settimana per chiedere le dimissioni del presidente. La decisione è stata presa da Salviamo Togo, la coalizione che  raggruppa nove gruppi della società civile e sette partiti di opposizione e dei movimenti.
Salviamo Togo vuole le dimissioni del presidente Faure Gnassingbe, la cui famiglia è al potere da decenni. Isabelle Ameganvi, leader dell’ala femminile della coalizione ha detto:
«Il sesso potrebbe essere “un’arma di battaglia” per ottenere un cambiamento politico. Abbiamo molti mezzi per obbligare gli uomini a capire cosa vogliono le donne in Togo. Se gli uomini rifiutano di ascoltare le nostre grida si terrà un’altra dimostrazione che sarà più potente di uno sciopero del sesso».
La protesta è stata ispirata da un atteggiamento simile organizzato dalle donne liberiane nel 2003, hanno utilizzato uno sciopero del sesso per una campagna per la pace.

Come il digiuno
Togo è governata dalla stessa famiglia da più di 40 anni. Il Presidente Faure Gnassingbé, rieletto nel 2010, ha preso il potere nel 2005 in seguito alla morte del padre, Gnassingbe Eyadema, che governò Togo per  38 anni.
Lo sciopero del sesso è stato annunciato nella città di Lome, nel corso di una manifestazione che ha visto la partecipazione di migliaia di persone scese in piazza per protestare contro le recenti riforme elettorali, che, a detta dei manifestanti, così come sono, facilitano il partito di Gnassingbe per vincere la rielezione nelle elezioni parlamentari previste per il mese di ottobre.
Gli attivisti dicono che lo sciopero dovrà convincere gli uomini che non sono coinvolti nel movimento politico, a sostenere gli obiettivi del movimento, includono anche la richiesta per porre termine al sistema che consente un numero illimitato di mandati presidenziali.
All’inizio di questo mese, due proteste contro il presidente Gnassingbé, sono state disperse dalla polizia con gas lacrimogeni e con l’arresto di più di cento persone.
Lo sciopero del sesso a Lome, da alcune donne è stato accolto come strumento politico. Abla Tamekloe, ha detto:
“Per noi donne,  è una buona occasione partecipare a questo sciopero del sesso, per far rimettere in libertà i nostri figli. Per me lo sciopero è come il digiuno, se non si digiuna, non sarà possibile ottenere da Dio, ciò che si desidera“.

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